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Sabato 29 Gennaio 2011 18:31
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Comitato refendario acqua bene comune

 

Pubblichiamo il comunicato stampa del comitato referendario provinciale due sì per l'acqua bene comune.

 

Massa Carrara - Mercoledì 26 Gennaio 2011

 

Sono passati solo alcuni giorni dalla storica decisione da parte della Corte Costituzionale di ammettere due quesiti referendari contro la privatizzazione, la speculazione e la mercificazione di un Bene Primario come l'Acqua, estensione del diritto alla vita e dal 2010 riconosciuto finalmente “Diritto Umano”.
Tra la primavera e l'estate prossime quindi gli italiani saranno chiamati al voto per eliminare quella parte di normativa che ostacola, su tutto il territorio nazionale, la gestione Pubblica, Democratica e Partecipata del Servizio Idrico individuata e proposta al parlamento tramite un disegno di legge di iniziativa popolare dal Forum dei Movimenti per l'Acqua e da tutta la galassia di persone e gruppi che si riconosce nel “Popolo dell'Acqua”.
Saranno quindi necessari due convinti SI, per riappropriarci di un diritto fondamentale e per allontanare gli speculatori da quello che è da più parti definito come “Oro Blu”.

 

Il Comitato Referendario Provinciale di Massa Carrara, in questo momento che sancisce l'inizio della Campagna Referendaria per il SI, chiede ed invita i cittadini a chiedere:

 

1) ai consigli comunali di non ratificare il nuovo statuto di Gaia S.p.A., che sancisce la partecipazione al 40% di un socio privato;

 

2) la Moratoria della “legge Ronchi” per bloccare la privatizzazione dell’Acqua nella nostra provincia lasciando decidere autonomamente i cittadini su un così importante, quanto minacciato, Servizio essenziale, ricordando che qualora il Servizio Idrico dovesse essere privatizzato lo sarà per almeno 30 anni, rendendo difficoltoso il percorso verso la ripubblicizzazione poiché i Comuni dovranno sborsare somme notevoli ai privati per riappropriarsi della loro acqua;

 

3) la convocazione, nei comuni serviti da Gaia S.p.A., di un consiglio comunale aperto sull’acqua per  sottrarre il servizio idrico alle regole del mercato e della concorrenza, e sostenere e appoggiare i due Sì al referendum promosso dal “Comitato referendario 2 Sì per l’acqua bene comune”;

 

4) il voto referendario venga associato alle elezioni amministrative previste per il mese di maggio.

 

Verrà inviato quindi ad ogni comune della provincia di Massa Carrara un modello di delibera nella quale, ribadendo la “non rilevanza economica del servizio idrico”, si abbracciano le richieste sopra esposte unitamente all'invito ai comuni di partecipare attivamente alla campagna referendaria adottando iniziative per il sostegno ai SI.
E' bene sottolineare ai consiglieri comunali ed agli amministratori l'importanza e la legittimità di queste nostre richieste, ricordando loro la responsabilità ed il peso politico di una eventuale loro posizione contraria.

La battaglia per i SI al referendum e contro la privatizzazione del Servizio Idrico nell'Ato1 è iniziata e continuerà nei territori, senza sconti per i privatizzatori o i falsi difensori dell'acqua pubblica.


COMITATO REFERENDARIO 2 SÌ PER L’ACQUA BENE COMUNE

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