Carrara 5 Stelle

Daniele Ghiotti

Daniele Ghiotti

Ricognizione agri marmiferi

Venerdì 23 Dicembre 2016 19:37 Pubblicato in Mozioni

MOZIONE

Data: 28/10/2016


IL CONSIGLIO COMUNALE DI CARRARA

PREMESSO CHE

- la legge regionale 35/2015 disponeva, all’art. 32 comma 2, quest’ultimo dichiarato incostituzionale dalla Suprema Corte, che il Comune di Carrara effettuasse la ricognizione dei cosiddetti “beni estimati” entro il 31/10/2016;

- in data 24/10/2016, in sede di Commissione Marmo il dirigente del settore affermava che tale ricognizione è completata per la parte relativa alle cave in attività;

 

DATO CHE

- La Suprema Corte, nella sentenza n. 228 pubblicata in data 24/10/2016, afferma, testualmente: “Il Comune distinse le cave in tre diverse tipologie – cave in concessione, concordate e contestate – ma non si attivò presso i possessori affinché chiedessero il rilascio delle concessioni, né avviò le procedure per regolarizzare i mappali contestati.”;

- E ancora: “Le vicende successive all’editto del 1751, dunque, sono segnate da una sequenza di plurisecolari inefficienze dell’amministrazione, che hanno impedito le verifiche e gli accertamenti necessari a porre ordine alla materia.”;

- E, se non fosse ancora abbastanza: “E’ un fatto che il Comune di Carrara non ha mai incluso i beni estimati tra quelli appartenenti al proprio patrimonio indisponibile; e che, quando, nel 1994, ha adottato il suo primo regolamento che, ai sensi della legge mineraria del 1927, poneva fine alla vigente legislazione estense, quei beni non sono stati trattati.”;

 

CONSIDERATO CHE

- Vista la denuncia al Consiglio Comunale dei revisori contabili che hanno rilevato superficialità e inefficienza da parte dell’amministrazione comunale nella riscossione dei proventi derivanti dal settore lapideo;

- in data 2/2/2009 il qui presente sindaco Zubbani Angelo sottoscriveva, con l’Associazione degli Industriali di Massa Carrara, la Confartigianato di Massa Carrara, la CNA di Massa Carrara, l’API di Massa Carrara e la Lega delle Cooperative di Massa Carrara, un “PROTOCOLLO D’INTESA” in cui si “conviene e si stipula quanto segue quale parte integrante del richiamato accordo del 28 febbraio 2008” omissis “Le parti danno anche atto che, trattandosi di concessione di agri marmiferi comunali, il relativo atto non riguarda i cosiddetti beni estimati, per i quali rinviano a quanto integralmente riportato nel punto 3 dell’Accordo sulla Determinazione degli Oneri che gravano sul settore Marmo del Comune di Carrara

– Integrazioni – stipulato in data 25 Novembre 2004.”;

- Con delibera n. 45 del 2012 il qui presente sindaco Zubbani Angelo giurava, di fronte a questo consesso, così come avvenuto per la precedente consigliatura (n. 45/2007), “di osservare lealmente la Costituzione Italiana”;

- Pertanto gli amministratori che si sono succeduti alla sindaca Fazzi Contigli, secondo noi, potrebbero rientrare in una delle seguenti categorie, per dirla con una celebre frase del governatore della Toscana: «Ladri, incompetenti o complici» e pertanto è meglio che se ne vadano a casa il prima possibile;

 

CONSIDERATO INOLTRE CHE

- Sono attualmente pendenti presso il tribunale di Massa numerosi ricorsi in materia di proprietà degli agri marmiferi;

- E’ ovvio prevedere che, a seguito della citata sentenza della Consulta, i ricorsi aumenteranno esponenzialmente nei prossimi mesi;

 

TUTTO QUANTO SOPRA ESPOSTO

IMPEGNA IL SINDACO

- A far completare la ricognizione anche per le cave inattive;

- A rendere di dominio pubblico, attraverso la sezione “Trasparenza” del sito istituzionale comunale, i risultati di tale ricognizione

 


Votazione

Presenti n. 19 Votanti n. 19

Voti Favorevoli n. 6 (Martinelli, Bonni, De Pasquale, Bienaimè, Menconi e Scattina)

Voti Contrari n. 13 (Ragoni, Poletti, Crudeli, Boni, Corsi, Bottici, Buselli, Iardella, Conserva, Tonarelli, Bergitto, Isoppi e Giromella)

Astenuti n. 0

 

 

Decadenza dei Diritti Concessori

Martedì 22 Novembre 2016 11:40 Pubblicato in Mozioni

MOZIONE

Data: 05/10/2016


IL CONSIGLIO COMUNALE DI CARRARA

PREMESSO CHE

- in data 30/3/2016 con atto n.136 la Giunta comunale deliberava i “Prezzi di mercato delle qualità e tipologie produttive dei materiali da taglio per usi ornamentali estratti nelle cave di marmo nei bacini marmiferi carraresi” per il biennio 2016-17;

- in data 31/3/2016 con atto n. 45 il direttore settore marmo – pianificazione, programmazione e controllo/urbanistica e suap determinava, cava per cava, l’entità del canone di concessione degli agri marmiferi e del contributo di estrazione per il biennio 2016-2017;

 

CONSIDERATO CHE

- l’art. 21) della Legge regionale n. 35 del 25/3/2015 stabilisce che:

1. Il comune adotta il provvedimento di sospensione dell'autorizzazione nei seguenti casi: omissis

c) sospensione dell'attività estrattiva per un periodo superiore a centottanta giorni senza preventiva comunicazione al comune che ha rilasciato l'autorizzazione;

- l’art. 37) comma 1 lettera d) della medesima legge stabilisce che “Sono cause di decadenza:” (omissis) d) la mancata corresponsione del canone concessorio per un'annualità;”

- l’art. 6 lettera f) del regolamento comunale per la concessione degli agri marmiferi prevede che “II concessionario ha l'obbligo di tenere la cava in attività. Si considera inattiva la cava quando non sia stata lavorata con più operai per almeno otto mesi continui nel biennio… (omissis) Sui motivi dell'inattività e sulla loro rilevanza decide la Giunta Comunale”;

- l’art. 11 comma 2 lettera a) del medesimo regolamento stabilisce che “Il Comune dichiara la decadenza della concessione nei seguenti casi: a) per il mancato pagamento del canone riferito ad un'annualità;”

- l’art. 11 comma 3 recita “La dichiarazione di decadenza deve essere preceduta dalla contestazione dell'addebito da parte della Giunta comunale, da attuare entro tre mesi dalla notizia dell'inadempimento, con assegnazione, al concessionario, di un termine non inferiore a trenta giorni per le proprie controdeduzioni. Successivamente, previo esame di tali controdeduzioni, se presentate, sentita la Commissione di cui all'art. 3, la Giunta comunale formula la propria proposta al Consiglio comunale che assume la decisione definitiva con delibera che deve essere notificata al concessionario. Per l'esecuzione dei conseguenti adempimenti, deve essere assegnato al concessionario medesimo un termine, non inferiore a sessanta giorni decorrenti da tale notificazione;

- l’art. 11 comma 4. La Giunta comunale, ove ritenga possibile la prosecuzione del rapporto, può tuttavia proporre, in luogo della dichiarazione di decadenza, limitatamente ai casi indicati con le lettere e) ed f) del comma 2 l'irrogazione di una penale in somma compresa tra euro 40.000 ed euro 400.000. Anche indipendentemente dalla proposta di Giunta, il Consiglio comunale può avvalersi della facoltà di irrogare tale penale in luogo di pronunciare la decadenza. Ove la penale non sia corrisposta nel termine di sessanta giorni dalla notificazione del provvedimento di irrogazione, la decadenza è dichiarata senz'altro indugio;

 

 

CONSIDERATO CHE

- alla data di oggi, per le cave risultanti dall’elenco allegato alla presente, perdura da, o è perdurato per diversi anni, lo stato d’inattività;

- l’amministrazione comunale e la Giunta era, dunque, a conoscenza dello stato d’inattività delle suddette cave;

- in sede di Commissione marmo TUTTAVIA è emerso ANCHE che le cave risultanti dall’elenco allegato alla presente, da anni inattive, sono state autorizzate all’escavazione o sono in corso per esse procedimenti autorizzativi senza procedure di assegnazione a concorso pubblico come prevede la normativa nazionale, regionale e comunale;

 

POICHÈ

- l’art. 12) comma 1 del citato regolamento comunale prevede, infatti, che “La cava oggetto di rinuncia, di decadenza o di abbandono per scadenza della concessione, sarà nuovamente concessa, mediante esperimento di pubblica gara, con le modalità dell'appalto-concorso”.

- alla data odierna, NONOSTANTE l’amministrazione fosse a conoscenza dello stato di abbandono dei siti, nessuna proposta di decadenza è stata formulata dalla Giunta al Consiglio comunale.

 

RITENUTI

comunque, gli intestatari delle cave indicate nell’elenco allegato, decaduti da ogni diritto al possesso e alla detenzione di agri o porzioni di agri marmiferi relativi alle cave di cui all’allegato, sulla base di quanto disposto dalla Legge regionale e Regolamento;

 

PALESANDOSI

a nostro avviso, in base ai dati raccolti e confrontati, che si potrebbe configurare una consapevole omissione di atti d’ufficio sia da parte delle Giunte comunali sia da parte del dirigente preposto

 

TUTTO QUANTO SOPRA ESPOSTO

IMPEGNA IL SINDACO

- ad attivare le corrette procedure amministrative di legge volte a far decadere gli intestatari relativi alle cave - di cui all’allegato - da ogni diritto al possesso e alla detenzione di agri o porzioni di agri marmiferi qualora sussistano i presupposti di legge [modifica al testo proposta dal cons. Martinelli];

- ad annullare nel caso [modifica al testo proposta dal cons. Martinelli] i procedimenti autorizzativi in corso e ad attivare anche per essi le procedure di decadenza;

- a adire la competente Procura della Repubblica per valutare se tali atti potrebbero configurare ipotesi di omissione di atti d’ufficio

- a riferire e a coinvolgere la commissione consiliare nell’analisi svolta [modifica al testo proposta dal cons. Martinelli]

 


Votazione dell'emendamento

Presenti n. 18 Votanti n. 18

Voti Favorevoli n. 6 (Martinelli, Bonni, De Pasquale, Menconi Laquidara e Bienaimè)

Voti Contrari n. 12 (Sindaco, Poletti, Crudeli, Corsi, Bottici, Buselli, Iardella, Pugnana, Conserva, Tonarelli, Isoppi e Giromella)

Astenuti n. 0

 

Votazione testo finale

Presenti n. 18 Votanti n. 18

Voti Favorevoli n. 6 (Martinelli, Bonni, De Pasquale, Menconi Laquidara e Bienaimè)

Voti Contrari n. 12 (Sindaco, Poletti, Crudeli, Corsi, Bottici, Buselli, Iardella, Pugnana, Conserva, Tonarelli, Isoppi e Giromella)

Astenuti n. 0

 

 

Movida

Martedì 16 Agosto 2016 18:33 Pubblicato in Interrogazioni

INTERROGAZIONE

Data: 01/08/2016

Oggetto: Movida


Visti i continui articoli che appaiono sulla stampa in merito alla cosidetta ‘’movida’’ a marina di Carrara,

Viste le continue lamentele dei residenti della zone comprese tra via Genova e via Rinchiosa, che lamentano di essere vittime di atti incivili e contrari al decoro

Viste le continue lamentele dei gestori dei locali che rivendicano il diritto a svolgere la propria attività

Vista l’ordinanza emanata il 15 maggio contro un noto locale del centro di marina di Carrara, unico locale ad essere colpito da un provvedimento restrittivo che ne limita l’attività fino alle ore 24.

Rilevato, attraverso un’indagine svolta presso i dirigenti responsabili dei settori ambiente, attività produttive e polizia municipale, che i medesimi presupposti, ovvero rilevazioni di Arpat eseguite nei mesi di luglio e agosto, lamentele dei vicini, ordinanze di inibizione di emissioni da fonti sonore non rispettate, sono stati riscontrati in altri locali

Preso atto delle discussioni avvenute negli anni precedenti con il confronto con l’Assessore Traversi nel merito, in cui i commissari avevano sottolineato la necessità di offrire ai nostri giovani occasioni di svago e divertimento sul territorio, anche per evitare che siano indotti a spostarsi altrove

Preso atto che dalle medesime discussioni i commissari avevano sottolineato il contributo che i locali di Marina di Carrara possono offrire anche in termini di sviluppo turistico del territorio

Si chiede

Quali siano le linee che l’amministrazione sta seguendo per affrontare tali problematiche

Visto che i colloqui intercorsi con i dirigenti non hanno evidenziato sostanziali differenze rispetto ad altre situazioni di altri locali, si chiede se tale palese differenza di trattamento sia da ascrivere alle simpatie politiche del gestore, alla qualità della clientela con particolare riferimento alla frequentazione da parte di consiglieri di opposizione, alla qualità dei vicini che nello specifico potrebbero essere più ‘’vicini’’ degli altri



Alberatura di Via Marco Polo

Martedì 16 Agosto 2016 18:33 Pubblicato in Interrogazioni

INTERROGAZIONE

Data: 01/08/2016

Oggetto: Alberatura di Via Marco Polo


Premesso che via Marco Polo è caratterizzata da una alberatura costituita per lo più da pini di alto fusto;

 

Considerato che tali piante costituiscono un grosso problema per il mantenimento in buono stato del fondo stradale;

 

In commissione LLPP tale problematica è stata più volte affrontata per casi analoghi (via Cavallotti, via Maestri del Marmo, via Marco Polo, via Roma, via Don Minzoni, ecc.)

 

Nei mesi scorsi diversi pini sono stati abbattuti perché pericolanti o malati

 

Considerate le ingenti spese necessarie per il ripristino del manto stradale danneggiato dalle radici dei pini

 

Ci chiediamo e vi chiediamo la motivazione per cui, nel tratto di via Marco Polo in prossimità di via Cadorna sono stati piantumati, accanto agli oleandri, anche 4 pini (di cui 1 già seccato e un altro sulla stessa via).



Vertenza NCA

Martedì 16 Agosto 2016 18:32 Pubblicato in Interrogazioni

INTERROGAZIONE

Data: 01/08/2016

Oggetto: Vertenza NCA


Premesso che la vertenza in oggetto è stata più volte al centro della discussione sia in consiglio comunale sia nella commissione attività produttive

Premesso che dalle dichiarazione del presidente dell’autorità portuale si evince chiaramente che l’azienda non avrebbe rispettato gli impegni presi in termini di fatturato e di lavorazioni da sviluppare sulla base del piano industriale presentato per ottenere la concessione trentennale e la proprietà del cantiere

Vista la delibera di consiglio del 30 Marzo 2016

Si chiede al Sindaco

Quali siano state in questi mesi le azioni concretamente svolte per:

verificare l’attuazione degli accordi sottoscritti nella volontà di difendere il presidio produttivo e l’investimento su Marina di Carrara e gli esiti di tale verifica;

verificare presso il Comitato Portuale la giacenza presso l’Autorità del piano operativo industriale depositato dall’Azienda e legato alla concessione rilasciata, pena la sua revoca, sulla base della legislazione vigente che prevede un monitoraggio annuale da parte dell’Autorità concedente e gli esiti di tale verifica;

richiedere una nuova convocazione del tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico dove alla presenza di tutti i soggetti istituzionali, parlamentari compresi, sindacali ed aziendali, come peraltro previsto nell’ ultimo verbale sottoscritto presso il ministero stesso in data 22 Settembre 2015, si possa verificare l’adempimento degli impegni previsti dall’accordo del 2012 anche attraverso una proroga che consenta di affrontare i rischi che si profilano alla scadenza prevista del 31 dicembre 2016 e gli esiti di tale richiesta;

i motivi per i quali non ha aggiornato la commissione consiliare competente e la Conferenza dei Capigruppo sull’evoluzione della vertenza in oggetto.



Mancati incassi del contributo di escavazione

Martedì 16 Agosto 2016 18:31 Pubblicato in Interrogazioni

INTERROGAZIONE

Data: 27/07/2016

Oggetto: Mancati incassi del contributo di escavazione


Premesso che ai sensi del regolamento per la riscossione del contributo di estrazione, dovuto sulla base della legge regionale 35/2015, che ad oggi costituisce il maggior provento che il comune incassa, o dovrebbe incassare, dal settore lapideo, il titolare dei diritti di escavazione/concessionario della cava può delegare al pagamento del dovuto il trasportatore di scaglie e altri materiali di risulta

Premesso che a norma del combinato disposto dall’articolo 6 e dall’articolo 5, comma 4, il comune, nel caso di mancato pagamento da parte del delegato può immediatamente rivalersi sul delegante, su cui può intervenire, in caso di mancato pagamento del dovuto, con provvedimento di sospensione dell’attività

Rilevata la presenza di situazioni di incaglio di crediti esigibili dal 2014 vantati dal comune verso la ditta di trasporto xy per euro 250.000 delegata da 4 ditte di escavazione

Rilevata la presenza di situazioni di incaglio di crediti esigibili dal 2014 vantati dal comune verso la ditta di trasporto xyz per euro 285.000 delegata da una ditta di escavazione

Chiede

I motivi per i quali il Comune, nonostante la sofferente situazione delle casse comunale, nonostante la denuncia del collegio dei revisori nel 2015, continui a gestire con tale inerzia gli incassi dal settore lapideo



Marciapiedi Via Menconi

Martedì 16 Agosto 2016 18:30 Pubblicato in Interrogazioni

INTERROGAZIONE

Data: 27/06/2016

Oggetto: Marciapiedi di Via Menconi ad Avenza


A seguito dei lavori eseguiti in Via Menconi ad Avenza;

vista la Determina" della Polizia Municipale N. 22 del 08 Aprile 2016 relativa all'apposizione dei parapedonali in cui si dichiara la notevole pericolosità dell'intero tratto di strada e quindi la necessità di tutelare i passanti,

l'interrogante chiede

1) Come mai le Opere Pubbliche di "Straordinaria Manutenzione" sono state eseguite senza rispettare i precetti del D.p.r.. 503 del 24 Luglio 1996 Art 3 :"Le presenti norme si applicano agli edifici e spazi pubblici di nuova costruzione, ancorché di carattere temporaneo, o a quelli esistenti qualora sottoposti a ristrutturazione. Si applicano altresì agli edifici e spazi pubblici sottoposti a qualunque altro tipo di intervento edilizio suscettibile di limitare l'accessibilità e la visitabilità, almeno per la parte oggetto dell'intervento stesso";

 

2) Com'è stato possibile redigere e deliberare un progetto pubblico non conforme al D.p.r 380 del 6 Giugno 2001 (Testo Unico Per L'Edilizia) che al art. 82 così dichiara "Tutte le opere edilizie riguardanti edifici pubblici e privati aperti al pubblico che sono suscettibili di limitare l'accessibilità e la visitabilità di cui alla sezione prima del presente capo, sono eseguite in conformità alle disposizioni di cui alla legge 30 marzo 1971, n. 118, e successive modificazioni, alla sezione prima del presente capo, al regolamento approvato con D.p.r. 24 luglio 1996, n. 503, recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche, e al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236.

Norme che obbligano all'abbattimento delle barriere architettoniche e che prevedono che i percorsi pedonali (marciapiedi e camminamenti) anche se "ristrutturati" debbano avere una larghezza minima di 90 cm e che le Opere difformi vengano addirittura dichiarate "Inagibili" ;

 

3) Se gli organi competenti (nelle figure del progettista e del responsabile dei lavori) sono a conoscenza della responsabilità penale che grava su di loro ex D.p.r 380/1996: "Il progettista, il direttore dei lavori, il responsabile tecnico degli accertamenti per l'agibilità ed il collaudatore, ciascuno per la propria competenza, sono direttamente responsabili, relativamente ad opere eseguite dopo l’entrata in vigore della legge 5 febbraio 1992, n. 104, delle difformità che siano tali da rendere impossibile l’utilizzazione dell’opera da parte delle persone handicappate;

 

4) Come mai nella strettoia di via Menconi in cui è stato istituito con Ordinanza 030/2015 dalla Polizia Municipale un "senso unico alternato di marcia" con relativa segnaletica non è stato installato l'obbligatorio impianto semaforico permanente cosi' come previsto dall' art 110 del D.p.r. 492 del 16 Dicembre 1992 (Decreto attuazione Codice Stradale): "Nelle strettoie con il senso unico alternato ed i cui imbocchi distino più di 50 m, si deve porre in opera un impianto semaforico funzionante per l'intera giornata" . Si ricorda che l'ordinanza citata estende il senso unico alternato dal civico 48/A al 50/C per una lunghezza quindi di ben 94,59 mt. assai superiori ai 50 mt sopra ai quali scatta l'obbligo del semaforo;

 

5) Come mai non si sono potuti adeguare i percorsi pedonali portandoli a 90 cm , cosa che non ostacolerebbe il transito dei veicoli dal momento che nel tratto di strada su cui essi insistono vi è un "senso unico alternato di marcia" .



Nomine Gaia SpA

Martedì 16 Agosto 2016 18:29 Pubblicato in Interrogazioni

INTERROGAZIONE

Data: 23/06/2016

Oggetto: Nomine Gaia SpA


Vista l’intesa che sarebbe stata raggiunta tra Parco delle Apuane, Provincia e comuni di Carrara e Fivizzano per far transitare dal nostro centro urbano un certo numero di camion

Viste le prese di posizione delle varie forze politiche nella commissione congiunta marmo e ambiente nel dicembre 2015, in cui anche esponenti di maggioranza aveva espresso il proprio parere negativo al transito di camion nel centro di Carrara

Viste le dichiarazioni del Sindaco nella discussione nel successivo consiglio comunale, in cui affermò la sua necessità, in qualità di uomo delle istituzioni, di approfondire le richieste che erano pervenute per permettere il transito dei camion nel comune di Carrara e che avrebbe poi aggiornato quanto prima il consiglio

Dato che nessuna comunicazione da parte dell’amministrazione a questo consiglio comunale è mai pervenuta a seguito del presunto inderogabile approfondimento dell’uomo delle istituzioni

Ritenuta del tutto inopportune e non veritiere le dichiarazioni del Sindaco nei giorni scorsi in cui sosteneva che la sua scelta era stata avallata dal consiglio in quanto la mozione contro il passaggio dei camion era stata bocciata. In realtà il voto contrario era stato richiesto dallo stesso Sindaco alla sua maggioranza non con motivazioni di merito, ma per la presunta necessità di approfondire la problematica e discuterla nuovamente in consiglio, appena possibile

Si chiede pertanto di conoscere i dettagli di tale accordo e quali siano le istituzioni di cui ha parlato il Sindaco (visto che il consiglio è stato ancora una volta palesemente scavalcato) siano esse pubbliche, segrete o private in cui questa amministrazione discute le problematiche relative alla salute dei cittadini di Carrara

 

 

In merito alla perizia di stima del valore del ramo di azienda di AMIA SPA che sarà privatizzato in seguito al conferimento della stessa nel nuovo gestore unico del servizio integrato di gestione dei rifiuti, chiediamo all’amministrazione se è a conoscenza delle evidenti discrasie che emergono sui valori rappresentati dalla perizia sull’azienda al 31-03-2016 e quella redatta sul valore della stessa al 30-06-2015, e se è in grado di spiegarne i motivi

 

 

In merito alla nomina del nuovo CDA di Gaia Spa chiediamo all’amministrazione comunale chiarimenti sull’opportunità di nominare professionisti nell’organo amministrativo, appena terminato l’incarico di membro dell’organo di controllo della medesima società e di altre società partecipate dallo stesso comune



Rifiuti in amianto nel Carrione

Martedì 16 Agosto 2016 18:27 Pubblicato in Interrogazioni

INTERROGAZIONE

Data: 23/06/2016

Oggetto: Rifiuti in amianto nel Carrione


A seguito di segnalazione inviata agli uffici comunali competenti via mail in data 18/06/2016 relativa all'abbandono di rifiuti di eternit nel torrente Carrione (foto Allegata),

dal momento che tali rifiuti sono ancora presenti, pur se oramai nascosti dalla vegetazione,

L'INTERROGANTE CHIEDE

quando verranno rimossi o se è stata fatta opportuna segnalazione agli enti competenti per procedere alla rimozione.



Scalinata Via Roma 2

Martedì 16 Agosto 2016 18:27 Pubblicato in Interrogazioni

INTERROGAZIONE

Data: 09/05/2016

Oggetto: Scalinata Via Roma 2


Premesso che dal 2014 la scalinata che collega via Roma con corso Rosselli è interdetta all’uso pedonale;

 

Considerato che con atto di giunta n.155 dell’8 Aprile 2015 veniva deliberato l’intervento di recupero e stabilizzazione della scalinata in oggetto tramite un “avanzo di amministrazione”

 

In data 27 Luglio 2015 il Consiglio comunale a sua volta approvava il programma triennale dei lavori pubblici ed elenco annuale 2015 contenenti l’intervento in oggetto con tempi di esecuzione previsti tra il 3^ trimestre 2015 e il 2^ trimestre del corrente anno

 

Nei mesi scorsi, per breve periodo, si sono visti operai al lavoro nell’area in oggetto

 

Si chiede al Sindaco e all’Assessore competente il motivo per cui non sono ancora iniziati i lavori, quando detti lavori inizieranno e quando se ne prevede la conclusione.



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