Carrara 5 Stelle

Martedì 11 Agosto 2020 13:40
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Una serie di atti che preservano il territorio e guardano ad un futuro sostenibile

Una serie di atti che preservano il territorio e guardano ad un futuro sostenibile

 

Nell’ultimo Consiglio Comunale la maggioranza ha votato per l’adozione del POC, acronimo di Piano Operativo Comunale, quello che una volta si chiamava piano regolatore.

Un altro tassello che va ad inserirsi nel puzzle di atti che stiamo portando a conclusione e coi quali si ridisegna il futuro del territorio attraverso le nuove indicazioni, attenzioni e visioni che questi documenti contengono. Partendo dai PABE, nei quali abbiamo inserito una serie di tutele e azioni legate alla salvaguardia dell’ambiente, degli antichi sentieri, ma anche il possibile recupero dei manufatti esistenti per una lettura turistica del monte e molto altro, per arrivare al regolamento agri dove abbiamo scritto anche che finalmente le cave andranno a gara, inserito progettazioni che abbiano una ricaduta socio economica sulla città che comprendono anche interventi sulla filiera corta della lavorazione del marmo, per arrivare al POC, nel quale abbiamo inserito di nuovo l’attenzione al territorio, alle sue fragilità, alle quali si deve rispondere solo attraverso la garanzia di consumo di suolo vicino allo 0 e con azioni che considerino la sostenibilità ambientale delle azioni future come una chiave di svolta economica per la città, come un investimento per permettere una migliore vivibilità del territorio, proprio mettendo l’ambiente al centro delle azioni e leggendo le sue necessità in termini di rischio idraulico ed idrogeologico. Tutto quanto detto sta a significare che le edificazioni saranno possibili, ma andando ad utilizzare spazi già “consumati”, nel senso di edificati o comunque impermeabilizzati, limitando al minimo consumo di nuovo suolo e favorendo il recupero edilizio anche con ampliamenti su edifici esistenti, rifunzionalizzazione dei sottotetti, interventi su manufatti agricoli etc. In questa visione colleghiamo anche l’idea della filiera del marmo possibile attraverso il recupero degli opifici abbandonati sparsi lungo l’asse del Carrione che possono essere recuperati creando nuove aree di lavorazione artigianale e coworking artistico, con anche annesse foresterie.

“Dobbiamo ringraziare l’amministrazione, gli uffici, i tecnici che hanno lavorato e stanno lavorando al piano operativo per il grande lavoro svolto” dice il presidente della commissione urbanistica Daniele Raggi “ e siamo soddisfatti che quanto proposto dalla cittadinanza agli incontri pubblici abbia già trovato una collocazione in quanto redatto. Il cittadino avrà ancora modo di presentare le sue idee nel periodo delle osservazioni, al termine del quale il

Piano arriverà alla sua stesura definitiva”.

Ci sarà infatti un incontro pubblico nel quale i progettisti spiegheranno alla cittadinanza il Piano Operativo e ci saranno momenti nei quali saranno indicate le modalità per inviare le osservazioni al piano stesso, necessarie a dare l’aspetto definitivo del POC che sarà approvato in Consiglio Comunale.

Partirà poi la fase partecipativa dedicata al Piano Strutturale, al termine del quale potremo dire di aver disegnato un nuovo futuro per tutto il territorio, portando a termine tutti gli atti importantissimi che altre amministrazioni avevano lasciato nel cassetto e che tracciano la strada da percorrere per una nuova idea di cura del territorio e migliore vivibilità per il cittadino, facendolo seguendo quanto eravamo chiamati a fare dagli impegni presi col programma elettorale, del quale andiamo a scrivere “fatto” su altri importantissimi punti.

 

Movimento 5 Stelle Carrara

 

Ultima modifica Lunedì 15 Febbraio 2021 13:44

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