Carrara 5 Stelle

Martedì 11 Novembre 2014 17:22
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La città in ginocchio: colpa dell’Ultimo Cittadino?

Quando si parla di un “incarico di grande responsabilità” si è portati a pensare ad un ruolo di prestigio, spesso senza pensare al reale significato di questa espressione. Quello di sindaco rientra certamente in questa categoria, il che significa prendersi qualche onore, ma anche essere in cima ad una catena di responsabilità, cioè essere pronti a pagare per primo quando qualcosa va storto. E di cose andate storte in città ci pare ve ne siano molte, troppe. Ciononostante, il Primo Cittadino rifiuta di prendersi il carico che il suo ruolo politico richiederebbe. Il sindaco è infatti, per legge, il primo garante della tutela della salute dei cittadini e non ci pare che i cittadini di Carrara possano dirsi ben tutelati in queste ore. Oltretutto, in una situazione di grande tensione, si è permesso di provocare le persone sia in consiglio comunale sia in piazza, negando ogni responsabilità anziché chiedere scusa; atteggiamento gravissimo, che solo per merito delle persone presenti e delle forze dell’ordine non è sfociato in episodi ben più gravi di quanto accaduto.

 

E il problema purtroppo non è solo di queste ore; oltre alle tristemente note quattro alluvioni in 11 anni, (di cui 3 in soli due anni) registriamo infatti ormai innumerevoli problemi “minori”, che vengono subito dimenticati perché sovrascritti dalla successiva tragedia; ricordiamo a titolo di esempio che molte vie di Marina si erano già allagate con un paio d’ore di pioggia un Sabato mattina nel Luglio scorso (chiamarono anche quella bomba d’acqua) e questi sono episodi che hanno ormai cadenza stagionale, per non parlare delle innumerevoli frane e smottamenti di cui sono quotidianamente costellate le nostre strade di montagna, oltre, come detto, ai pesantissimi danni subiti nel 2003, due volte nel 2012 ed ora nel 2014.

 

Vogliamo ricordare che l’attuale Sindaco è al secondo mandato e quindi in carica già dal 2007, mentre dal 2002 al 2007 è stato Assessore con delega all’Assetto del Territorio. Insomma è stato al timone del territorio tutto il tempo in cui si sono verificati i peggiori danni.

 

Pensare che voglia restare al governo della città fosse anche solo per gestire l’emergenza sarebbe come voler lasciare le operazioni di disincaglio della Concordia al comandante Schettino.

 

Riteniamo invece che la città abbia il diritto di sentirsi sicura e non può esserlo se l’emergenza è gestita da chi non gode più della fiducia dei cittadini. Anche se – parliamoci chiaro – tale è la devastazione, talmente ci appare tutto sbagliato - non solo sotto il profilo idrogeologico, ma anche economico, culturale, occupazionale, turistico ed ecologico - che per riparare i danni fatti probabilmente non basteranno vent'anni. Ma se vogliamo avere speranza di farlo dobbiamo iniziare ad invertire la tendenza, dobbiamo dire basta e crediamo sia ormai chiaro a tutti che il momento di dire basta è proprio adesso.

 

Dal punto di vista operativo questo è quello che stiamo facendo in queste ore:

 

  • una Mozione di Sfiducia dell’attuale Sindaco e giunta che abbiamo già regolarmente protocollato. Perché questa sia anche solo discussa in consiglio comunale c’è però bisogno che sia sottoscritta da almeno 10 consiglieri, ma quelli di opposizione sono solo 6.
  • Richiesta di convocazione del consiglio comunale, perché riteniamo che sia opportuno che la giunta riferisca su cosa è successo e quali sono le azioni intraprese e si avvii una discussione seria sulle soluzioni da adottare.
  • Richiesta di sgravi di imposte comunali: riteniamo che sia necessario che il comune vada incontro ai cittadini così duramente colpiti concedendo immediati sgravi sulle imposte comunali.
  • Azzeramento bollette di GAIA, riteniamo che sia doveroso non far pagare l’acqua in questo momento così difficile.
  • Richiesta di attivarsi presso la Regione per ottenere i fondi necessari a chiudere alcuni interventi aperti sul territorio.
  • Richiesta di attivarsi presso la Regione, il governo e la comunità europea per ottenere fondi e finanziamenti per gestire non solo l’emergenza, ma la messa in sicurezza e la successiva ripartenza della città con successivi progetti mirati.
  • Rinvii scadenze fiscali, riteniamo che tra i mille problemi da risolvere sia opportuno richiedere quanto prima che vengano adottati dei rinvii delle imminenti scadenze fiscali quali IVA ed acconto IRPEF per dare alle imprese del territorio una boccata di ossigeno da investire nella riapertura delle attività, altrimenti temiamo una moria di piccole attività soprattutto nel settore del commercio.
  • Intervento in Senato. Questa sera il M5S, attraverso le due portavoce del M5S in Senato, Laura Bottici e Sara Paglini, effettuerà un intervento a Palazzo Madama per richiedere al governo di attivarsi quanto prima con aiuti fattivi alla città ed in particolare con i fondi ed i rinvii fiscali di cui sopra.

 

Per fortuna siamo un popolo male organizzato, ma con un cuore enorme e quelle persone straordinarie che si sono rimboccate le maniche per aiutare la città ferita sono state in numero così grande che Sabato la Marina vecchia sembrava un formicaio e questo ha sopperito alla carenza di gestione e organizzative.

 

A questi concittadini e a quelli arrivati da mezza Italia va la nostra gratitudine.

 


Ultima modifica Mercoledì 12 Novembre 2014 10:55

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