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Mercoledì 29 Ottobre 2014 13:44
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Si fanno chiamare DEMOCRATICI

Venerdi 24 ottobre, durante la commissione affari generali, si è consumato l'ennesimo goffo tentativo della maggioranza di modificare il regolamento del consiglio comunale, ad evidente danno dell'opposizione.

 

La modifica in sostanza prevede di posticipare in coda ai lavori del consiglio le mozioni, gli ordini del giorno, e le interpellanze.

 

Questi istituti sono decisamente molto interessanti per l'opposizione, come unico strumento per sottoporre pubblicamente all'attenzione del consiglio e dell'amministrazione le proprie proposte e le proprie critiche.

 

Posticipandole alle delibere (quasi sempre di iniziativa dell'amministrazione) la maggioranza di fatto si garantirebbe la facoltà di interrompere il consiglio comunale una volta approvati i propri documenti, semplicemente facendo mancare il numero legale, come già accaduto nel corso di questa consigliatura.

 

Appare singolare che la proposta sia arrivata con una lettera di accompagnamento del presidente del consiglio comunale e con il parere di regolarità tecnica del dirigente preposto, in totale spregio dell'articolo 27 del nostro regolamento che prevede espressamente che la proposta sia accompagnata dalla firma del consigliere proponente (che se ne assume la responsabilità) e da una relazione illustrativa (in cui si spiegano i motivi della proposta).

 

Abbiamo rilevato in commissione l'assenza di tali elementi rispedendo "all'ignoto mittente" il documento.

 

Evidentemente, nessuno voleva assumersi la responsabilità politica di tale atto di offesa dei diritti dell'opposizione.

 

Non possiamo inoltre non rilevare il fatto che il presidente del consiglio comunale, organo di garanzia di tutto il consiglio, abbia permesso un iter assolutamente irrituale di un atto deleterio per gli equilibri del consiglio, come detto, ad evidente danno dell'opposizione

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