Carrara 5 Stelle

ORDINE DEL GIORNO

Data: 26/11/2015


Il Consiglio Comunale di Carrara

Premesso che

- il cambiamento climatico in atto rappresenta una gravissima minaccia per il Pianeta e per i suoi ecosistemi come li conosciamo e un rischio esiziale per la stessa civilizzazione umana. La concentrazione dei gas serra nell'atmosfera, in particolare quella del biossido di carbonio (CO2), ha subito un incremento vertiginoso negli ultimi 200 anni;

- alcuni impatti del cambiamento climatico sono già visibili, nell'aumento della frequenza e dell'intensità di fenomeni estremi – come tifoni, alluvioni, tornado, ma anche siccità –, nella fusione dei ghiacciai. Se le emissioni di gas serra continueranno ad aumentare, avremo un ulteriore riscaldamento e impatti di lunga durata su tutti i componenti del sistema climatico, aumentando la probabilità di effetti gravi, diffusi e irreversibili per le persone e gli ecosistemi. Limitare il cambiamento climatico richiede riduzioni forti e durature delle emissioni a gas a effetto serra: queste, insieme con urgenti strategie e misure di adattamento, possono limitare i rischi dovuti al cambiamento climatico;

- il quinto rapporto (del 2014) del Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (IPCC) sulla valutazione dei cambiamenti climatici individua, a livello europeo, la regione mediterranea/sud-europea come la più vulnerabile al rischio degli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Molteplici settori verranno interessati – quali turismo, agricoltura, attività forestali, infrastrutture, energia e salute della popolazione – a causa del forte impatto del cambiamento climatico sui servizi ecosistemici;

- un punto estremamente importante è la penetrazione del cuneo salino causato dall'innalzamento del livello marino. Questo determinerebbe una desertificazione indotta dall'aumento di salinità delle falde, cosa che comprometterebbe sia l'agricoltura che la stessa vegetazione spontanea in una larga fetta delle coste italiane;

- il dramma dei rifugiati climatici è sempre più preoccupante, determinato dalla stretta relazione tra degrado ambientale, mutamenti climatici e contesto socio-economico. Per il Rapporto dell'Internal Displacement Monitoring Centre, del 2013, di oltre 32 milioni di persone costrette alla mobilità per effetto di disastri naturali, il 98 per cento sono profughi climatici provenienti da Paesi poveri;

- l'Università di Potsdam ha calcolato in 4,6 metri l'innalzamento del livello medio del mare in seguito all'aumento di temperatura media terrestre di 2 gradi. Numerosissime città costiere italiane verranno parzialmente o totalmente sommerse;

- gli attuali impegni di riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra, assunti volontariamente dai Paesi, non tengono conto delle indicazioni della comunità scientifica sulle riduzioni necessarie per fare in modo che l'aumento medio della temperatura globale rispetto all'era preindustriale si mantenga ben al di sotto dei 2°C;

- molti enti scientifici e istituzioni internazionali ritengono necessario accelerare la transizione verso un'economia low carbon, usando meno e meglio le risorse, in

modo da disaccoppiare il benessere dalle emissioni di CO2, dagli sprechi e da modelli di consumo insensato. In quest’ottica, non c'è settore che non possa adeguatamente contribuire a una drastica riduzione delle emissioni, dall'energia alla produzione industriale, dai servizi alla mobilità, dalla gestione del suolo e del territorio all'agricoltura;

- dal 30 novembre all'11 dicembre 2015, si terrà a Parigi la XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, durante la quale dovranno essere fissati gli impegni vincolanti in termini di riduzione delle emissioni e di politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, nonché dei sistemi di monitoraggio e valutazione delle emissioni e degli impegni finanziari per il mantenimento del riscaldamento globale entro i 2 gradi al di sopra della temperatura media pre-industriale;

- la situazione di tensione e l’instabilità a livello internazionale, in particolare in Medio Oriente, consigliano di ridurre la dipendenza energetica e delle risorse dall'estero;

 

Invita il sindaco mediante il diretto coinvolgimento dei parlamentari eletti nel comprensorio [emendamento Cons. Menconi]

- ad intraprendere tutte le azioni di pressione nei confronti del Governo italiano volte a promuovere accordi internazionali sul clima ambiziosi, vincolanti, duraturi ed equi, finalizzati a mantenere la variazione della temperatura media globale entro il limite di 1,5 gradi, con una rapida e costante riduzione delle emissioni climalteranti;

- a fare pressione sul Governo affinché si faccia promotore, nel quadro dell'Unione Europea, di iniziative volte a escludere dal Patto di stabilità le spese dello Stato, delle regioni e degli enti locali, legate a politiche e misure di riduzione delle emissioni climalteranti, con particolare riguardo alle risorse finalizzate a risparmio energetico, efficienza energetica, energie rinnovabili, interventi volti all'adattamento ai cambiamenti climatici e in particolare alla messa in sicurezza del territorio e alla protezione civile;

- a sollecitare il Governo per prevedere l'introduzione affinchè siano introdotti e organizzati [emendamento Cons. Menconi] di specifici cicli di insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado volti a diffondere tra le nuove generazioni la conoscenza del fenomeno dei cambiamenti climatici, con particolare riferimento alle conseguenze socio-economiche e all'adozione di pratiche e stili di vita maggiormente compatibili con i mutamenti in atto;

- a sostenere le azioni della regione Toscana finalizzate ad aumentare la resilienza del territorio promuovendo le opportune sinergie tra mitigazione e adattamento, anche in collegamento con le iniziative in atto a livello europeo;

- a far inserire negli strumenti regionali di pianificazione e programmazione in campo energetico e di miglioramento della qualità dell'aria, misure di riduzione progressiva delle emissioni di CO2, aumentando l'offerta del investendo maggiormente sul [emendamento Cons. Menconi] trasporto pubblico, con particolare attenzione al potenziamento delle infrastrutture per la mobilità locale e regionale; introducendo misure disincentivanti del trasporto individuale con mezzi a motore; favorendo le forme di mobilità sostenibile, con particolare attenzione per la mobilità ciclistica, sia in ambito urbano sia in ambito turistico, anche attraverso la creazione di reti per la mobilità dolce; promuovendo sistemi di intermodalità, car sharing e car pooling;

- a fare adottare e adottare nuove strategie integrate in campo energetico e di uso razionale delle risorse, basate sull’economia circolare, le energie rinnovabili, il risparmio e l'efficienza energetica nell'edilizia pubblica e privata, l'illuminazione pubblica efficiente;

- ad incentivare e promuovere lo sviluppo di infrastrutture verdi in grado di sequestrare carbonio e compensare in parte le emissioni di gas serra, soprattutto in ambito urbano;

- a favorire l'adozione di misure per fermare il consumo di suolo così come prevede l’attuale normativa regionale vigente [emendamento Cons. Menconi] attraverso piani di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e, ove possibile, di ripristino delle condizioni ecosistemiche naturali dei luoghi, con particolare riferimento ai versanti montuosi oggetto di dissesto idrogeologico, il recupero ecologico delle sponde e delle zone di esondazione naturale dei corsi d'acqua.


Votazione dell'emendamento

Presenti n. 20 Votanti n. 17

Voti Favorevoli n. 6 (Martinelli, Bonni, De Pasquale, Bienaimè, Menconi e Scattina)

Voti Contrari n. 11 (Sindaco, Ragoni, Poletti, Boni, Corsi, Bottici, Buselli, Iardella, Pugnana, Tonarelli e Bergitto)

Astenuti n. 3 (Giromella, Isoppi e Conserva)


Votazione testo finale

Presenti n. 20 Votanti n. 17

Voti Favorevoli n. 6 (Martinelli, Bonni, De Pasquale, Bienaimè, Menconi e Scattina)

Voti Contrari n. 11 (Sindaco, Ragoni, Poletti, Boni, Corsi, Bottici, Buselli, Iardella, Pugnana, Tonarelli e Bergitto)

Astenuti n. 3 (Giromella, Isoppi e Conserva)

 

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