ORDINE DEL GIORNO
Data: 14/09/2015
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO
che il 20 novembre 1989 l’ONU ha approvato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, ratificata dall’Italia con la Legge 176/1991; fino al 2006 il Codice Civile, in caso di divorzio o separazione dei coniugi, prevedeva per i figli minori l’affidamento in modo esclusivo ad uno dei genitori, in modo alternato o congiunto;
con la legge 54/2006 viene sancito il pieno diritto dei figli ad una centralità nell’ambito della definizione della separazione e/o del divorzio, e vengono formalmente affermati gli interessi dei minori con entrambe le figure genitoriali in uno spazio affettivo condiviso, introducendo il concetto di bigenitorialità, quale diritto soggettivo del minore di veder ugualmente coinvolti i genitori, anche se separati, in tutti i più significativi momenti della crescita;
CONSIDERATO
che con la stessa norma viene introdotto l’affido condiviso, e stabilito che tutte le decisioni di maggiore interesse inerenti la vita dei figli, quali la salute, l’educazione, l’istruzione, siano assunte di comune accordo tenendo conto dei bisogni, delle capacità e delle inclinazioni dei figli, per tutelare il diritto del minore alla bigenitorialità sia in pendenza di giudizio, di separazione o di divorzio, che successivamente alla conclusione dello stesso;
Richiamato l’art. 337 ter del Codice Civile, il quale sancisce che “Il figlio minore ha il diritto di mantenere il rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare i rapporti significativi con gli ascendenti e con i propri parenti di ciascun ramo genitoriale”;
VALUTATO
che il diritto dei figli a fruire dell'apporto educativo e affettivo di entrambi i genitori si configura come diritto soggettivo, permanente e indisponibile, legato alla sua persona a prescindere dai rapporti tra i genitori;
TENUTO CONTO
che con l’istituzione di un Registro Comunale sulla bigenitorialità si intende dare applicazione ai principi contenuti nella normativa internazionale e nazionale, mettendo i figli al centro della storia familiare, nonostante nella stessa siano intervenute distanze o conflittualità insanabili;
che l’istituzione del Registro, pur senza alcuna rilevanza ai fini anagrafici, consente ad entrambi i genitori di legare la propria domiciliazione a quella del proprio figlio residente nel comune di Carrara; in questo modo, le istituzioni che si occupano del minore possono conoscere i riferimenti di entrambi i genitori, rendendoli partecipi delle comunicazioni che riguardano i propri figli;
Visti l’art. 30 della Costituzione e l’art. 24 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (Diritti del Minore);
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
ad istituire il Registro Comunale della Bigenitorialità.
Presenti n. 18 - Votanti n. 18
Voti Favorevoli n. 18 (unanimità)
MOZIONE
Data: 14/09/2015
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE
nell'immediato futuro è previsto un cospicuo aumento dei TIR che, partendo dal Monte Sagro, utilizzeranno una strada di proprietà del Comune di Carrara, già martoriata da diverse frane, smottamenti e cedimenti vari, dovuti principalmente alle sollecitazioni provocate dall’attuale transito dei tir del marmo e, secondariamente, a eventi atmosferici, per poi attraversare il Comune di Fosdinovo;
CONSIDERATO CHE
tale strada, di prevalente finalità turistica e paesaggistica, e situata all’interno del Parco regionale delle Apuane, non riuscirebbe a sopportare ulteriormente il costante tragitto di detti TIR, deteriorandosi ulteriormente;
CONSIDERATO INOLTRE CHE
-i danni alla carreggiata stradale ricadono e ancor più ricadranno interamente sui cittadini di Carrara e sui turisti che si trovano ad avere, loro malgrado, una strada panoramica dissestata, e sul Comune di Carrara, proprietario dell’infrastruttura, provocando così un doppio danno alla nostra comunità
-il “contributo di estrazione”, dovuto dalle aziende estrattive del Sagro al comune in cui si trovano le cave e destinato tra l’altro “per gli interventi Infrastrutturali” è e sarà riscosso esclusivamente dal Comune di Fivizzano, ove sono ubicate le cave in questione;
DATO CHE
il Comune di Fosdinovo è stato insignito della Bandiera Arancione, “il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano rivolto alle piccole località dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità” e, da tale costante transito dei camion, rischierebbe il venir meno di tale attribuzione;
IMPEGNA
il Sindaco affinché
- sia garantita la sicurezza e l’integrità della strada comunale di Campocecina, a tutela dei cittadini e dei turisti che la utilizzano e sia loro garantita la sua utilizzabilità
- i cittadini di Fosdinovo, non abbiano a essere penalizzati dal punto di vista ambientale, mantenendo così la Bandiera Arancione
- prenda accordi col comune di Fivizzano, affinché una quota del “contributo di estrazione” sia “girato” al Comune di Carrara ai fini del ripristino della strada in questione.
Presenti n. 16 - Votanti n. 15
Voti Favorevoli n. 4 (Martinelli, Bonni, De Pasquale, Bienaimè)
voti Contrari n. 11 (Sindaco, Ragoni, Poletti, Boni, Corsi, Buselli, Pugnana, Conserva, Menconi, Bergitto e Giromella)
Astenuti n. 1 (Scattina)
MOZIONE
Data: 14/09/2015
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE
secondo la Legge Regionale n.30/2009 “Nuova disciplina dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT)”
- “L'ARPAT concorre alla promozione dello sviluppo sostenibile e contribuisce al mantenimento e al miglioramento sostanziale e misurabile dell'ambiente in Toscana, mediante lo svolgimento delle funzioni pubbliche di tutela dell’ambiente e della salute”;
- Le attività istituzionali sono quelle attività tecnico-scientifiche svolte da ARPAT a favore della Regione, delle province, dei comuni, delle comunità montane e degli enti parco regionali nell’interesse della collettività
VISTI
i risultati delle analisi richieste privatamente da una cittadina recentemente alluvionata di via Cadorna da cui risultano livelli di idrocarburi pari a 5 volte il consentito dalla Legge;
CONSIDERATO
che le strutture scolastiche di via Marco Polo sono state pesantemente coinvolte dalla medesima alluvione e distano poche centinaia di metri dalla stessa via;
IMPEGNA
il Sindaco, come primo responsabile della salute dei suoi cittadini ed a garanzia della salute stessa dei minori, a richiedere all’ARPAT:
- di effettuare analisi su campioni di terreno prelevati nell’area di Villa Ceci
- di effettuare campionamenti e analisi dell’acqua distribuita negli edifici scolastici di via Marco Polo, in particolare quelli dotati di cucina interna
- di dare ampia notizia di detti risultati al Consiglio Comunale.
Presenti n. 17 - Votanti n. 17
Voti Favorevoli n. 17 (unanimità)