Carrara 5 Stelle

MOZIONE

 

Data 11-09-2013

Oggetto: Adesione all'associazione fra Enti locali Avviso Pubblico (Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie)

 

PRESO ATTO

 

che l'Associazione Avviso Pubblico, costituitasi nel 1996, riunisce e rappresenta Regioni, Province e Comuni impegnati nel diffondere i valori della legalità e della democrazia.

 

CONSIDERATO

 

che in vaste zone del paese, un vero e proprio “contropotere” criminale si oppone alla legalità democratica. Esso si fonda sull'accumulo di ricchezze illegali, esercita il dominio dei più forti sui più deboli attraverso l'uso della violenza, nega i più elementari diritti di cittadinanza, tenta di piegare ai suoi scopi le istituzioni democratiche, inquina la società e l'economia. che l'influenza delle organizzazioni criminali non è più limitata alle tradizionali zone d'insediamento; le enormi fortune acquisite con il traffico della droga vengono reinvestite nei circuiti finanziari e penetrano nell'economia legale, nuove attività criminali danno vita ad un vorticoso giro d'affari, si stringono patti perversi con ogni forma di potere occulto e con il sistema della corruzione; che le mafie non sono dunque solo un problema di ordine pubblico, né costituiscono un pericolo solo per le regioni meridionali. Esse rappresentano la più forte insidia alla convivenza civile, alla saldezza e alla credibilità delle istituzioni democratiche, al corretto funzionamento dell'economia. Esse impediscono lo sviluppo della democrazia e il pieno esercizio dei diritti dei cittadini; che il diritto al lavoro, all'istruzione, alla sicurezza, alla giustizia non potranno essere goduti da nessuno se non si sconfigge l'illegalità organizzata. In questa battaglia, in prima fila, vi sono i corpi dello stato, impegnati nell'azione di repressione. Ma al loro fianco, in questi anni, si è mobilitata gran parte della società civile, giovani, uomini e donne, associazioni del volontariato laico e cattolico. Un vasto variegato mondo dell'impegno civile che chiama le istituzioni, di ogni ordine e grado, a svolgere un ruolo di stimolo, di coordinamento e di sostegno all'azione di contrasto alla criminalità.

 

RICONOSCIUTO

 

che ogni istituzione deve fare la propria parte. E tanto più devono farla le istituzioni più vicine ai cittadini (Comuni, Province, Regioni, Comunità Montane), oggi fortemente legittimate dal voto popolare diretto. Da qui la nascita dell’associazione Avviso pubblico, a cui possono aderire enti locali, e attraverso la quale una nuova classe dirigente sta seriamente lavorando, pur tra mille ritardi e difficoltà. Una leva di amministratori e amministratrici che, al di là dell'appartenenza politico – ideologica, colloca il bene comune al di sopra delle proprie posizioni, si cimenta con l'etica della responsabilità, ricerca un dialogo con i cittadini e ne sollecita la partecipazione. A tale classe dirigente spetta oggi il compito di “organizzare la legalità”, offrendo ai cittadini le occasioni e gli strumenti per sottrarsi all'invasione del contropotere criminale. Se il contropotere criminale è negazione dei diritti, è prevaricazione del forte sul debole, l'educazione alla legalità può essere un modo concreto ed efficace per combatterlo. In questo quadro diventa per noi vitale diffondere la coscienza della legalità, informare i cittadini sulla forza reale della criminalità organizzata, formare i giovani alla cultura dei diritti e della tolleranza, del rifiuto della violenza e del rispetto per il valore della persona, perseguire uno sviluppo economico equilibrato.

 

TENUTO CONTO

 

che gli enti locali hanno dato vita all’associazione Avviso Pubblico che si prefigge come obbiettivo la diffusione e la realizzazione di buone prassi per il contrasto alla criminalità organizzata; che l’associazione Avviso Pubblico ha recentemente elaborato e proposto una carta, detta Carta di Pisa, che individua una serie di impegni e procedure amministrative che permettono una maggiore trasparenza nell’azione amministrativa; che nell’ultima relazione realizzata dalla Fondazione Caponnetto il territorio della provincia di Massa – Carrara risulta fortemente a rischio di infiltrazione mafiosa.

 

VISTI

 

l'Atto Costitutivo, lo Statuto, la Carta d'Intenti dell'Associazione e il codice etico “Carta di Pisa”e riconosciuto che gli scopi e le finalità di tali documenti sono perfettamente rispondenti alle intenzioni di questa Amministrazione; Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a: – Avviare la procedura di adesione all’associazione Avviso Pubblico – Adottare alla base delle procedure amministrative e nei comportamenti degli esponenti di Giunta e consiglio gli impegni così come descritti nella Carta di Pisa – Avviare il percorso di adesione formale alla Carta di Pisa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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