Carrara 5 Stelle

Meetup Carrara

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Tutti prima o poi devono cambiare

Mercoledì 11 Maggio 2011 21:05 Pubblicato in Video

Tutti prima o poi devono cambiare - CambIO! -

 

 

Autore: Meetup Carrara

 

Porto: chi ha paura della democrazia?

Mercoledì 11 Maggio 2011 20:44 Pubblicato in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA del 11/05/2011

 

Porto: chi ha paura della Democrazia?

 

Il MoVimento 5 Stelle di Carrara si dichiara favorevole alla proposta di indire un referendum in cui i cittadini possano esprimere il loro parere circa l’opportunità di fare un porticciolo turistico a Marina di Carrara e soprattutto ne possano scegliere la collocazione.

 

Il MoVimento 5 Stelle, non solo appoggia l’ipotesi di ascoltare il parere dei cittadini, ma rilancia chiedendo con forza che venga colta l’occasione per introdurre l’istituto del Referendum DELIBERATIVO che rimetterebbe effettivamente nelle mani del cittadini il potere di prendere decisioni.

 

Mentre il referendum consultivo, che è stato fino ad oggi utilizzato nella nostra Città, chiede un parere ai cittadini ma l’esito può essere recepito oppure no dall’amministrazione, il referendum deliberativo vincola l’amministrazione ad eseguire quanto i cittadini deliberano attraverso il referendum. Ricordiamo che a partire dal 2000 (cfr. DLgs n. 267/2000) è possibile che i Comuni si dotino di questo importante istituto democratico.

 

Il MoVimento 5 Stelle chiede inoltre che il referendum sia previsto senza alcun quorum, per consentire che la partecipazione sia libera e che, come avviene nelle grandi tradizioni democratiche, a decidere sia chi partecipa.

 

Rispondiamo fin d’ora a chi certamente dirà che i referendum costano e il comune non ha soldi da spendere. Ebbene noi crediamo che proprio perché il Comune non ha più soldi da sperperare sia il caso di restituirne il controllo ai cittadini. Un esempio?

 

Se qualche anno fa si fosse tenuto un referendum per fare o meno l’impianto di bricchettaggio dei rifiuti (l’impianto di Erre Erre che in questi giorni è nella bufera e sotto inchiesta), si sarebbero spesi qualche migliaia di euro per il referendum, ma probabilmente si sarebbero risparmiati i milioni di euro per costruire un impianto inutile, dannoso e ad oggi ancora inutilizzato.

 

La scelta dell’ubicazione del porticciolo turistico caratterizzerà fortemente il profilo della nostra città per i decenni a venire, è giusto che siano i cittadini a dire quale città vogliono per il futuro loro e dei loro figli e non è giusto che queste decisioni siano prese dalle segreterie dei partiti.

 

MoVimento 5 Stelle Carrara

 

Carrara città dei diritti? Parte uno: i parcheggi.

Venerdì 06 Maggio 2011 09:02 Pubblicato in Blog

 

Un diritto è tale quando è riconosciuto in astratto e quando è garantita l'attuazione in concreto di tale diritto, cioè, per esempio, quando siamo certi della risposta da parte della collettività (rappresentata dallo Stato nelle sue istituzioni e dai singoli cittadini), rispetto ad un comportamento, evento o situazione.

 

A Carrara vedere applicato il codice stradale in maniera corretta, puntuale ed eguale per tutti, è un diritto?

Chi si adegua alla normativa comunale, parcheggiando in maniera precisa negli spazi dedicati e segnati di blu in piazza Matteotti, se si dimentica di pagare il parchimetro o di esporre il bigliettino, ha comunque la certezza di trovarsi una bella multa al ritorno, firmata probabilmente non oltre quindici minuti dopo l’allontanamento dalla propria auto, quale risposta coerente rispetto al fatto che si è violata la normativa comunale.

 

Chi invece (una miriade di maleducati) parcheggia sui marciapiedi in qualsiasi punto di Marina, oppure abbandona l’auto in sosta vietata in via Menconi ad Avenza (nonostante abbia parcheggi dedicati a pochi metri), oppure ancora piazzi l’auto davanti allo scivolo da cui le mamme e i disabili dovrebbero passare e peggio li utilizzino per facilitarsi il parcheggio selvaggio sui marciapiedi, ha la certezza che la normativa verrà ignorata anche da chi dovrebbe imporre di applicarla.

 

I vigili urbani in via Menconi appunto e solo per fare un esempio, le poche volte che si presentano non fanno volare verbali, ma si limitano ad aspettare i conducenti in divieto e ad intimare loro di andarsene. Peggio ancora, a Marina di vigili non se ne vedono e forse per questo nessuno teme neppure il famigerato parcheggio sulle strisce.

 

La risposta alla nostra prima domanda quindi è a quanto pare un palese NO.
Mentre il PD continuerà a sgolarsi contro i turisti in camper perché visibili e secondo loro poco decorosi, il ben più visibile caos invivibile dei percorsi pedonali continua ad essere tollerato ed ammiccato da tutti, anche dalle forze dell’ordine, con buona pace per ogni vocazione turistica, soprattutto verso i più civili turisti europei.

 

Forse l’Amministrazione Comunale ed i suoi messi non hanno chiaro che i cittadini gli occhi li hanno e li usano.

Forse l’Amministrazione Comunale non ha chiaro che finché si permetterà questo incivile comportamento applicando una simile discriminazione, la certezza del diritto sarà un miraggio.

 

Forse è meglio dire chiaramente che vogliamo una città dei diritti e Carrara tornerà ad esserlo: noi non molleremo mai.

Referendum del 12 e 13 giugno 2011

Lunedì 02 Maggio 2011 21:08 Pubblicato in Blog

 

Care e cari,

 

siamo ormai vicini ai referendum del 12 e 13 giugno 2011. I nostri quesiti, numero 1 e 2, servono a fermare la privatizzazione dell'acqua nel nostro Paese ed eliminare la possibilità di fare profitti sull'acqua. 
(Per maggiori informazioni vai su www.referendumacqua.it ).

 

In questa battaglia abbiamo bisogno del tuo aiuto e della tua attivazione.

 

Cosa puoi fare?

 

Innanzitutto andare a votare 2 Sì il prossimo 12 e 13 giugno, convincere gli amici, parenti e conoscenti (dobbiamo portare alle urne almeno 25 milioni di italiani perché il referendum sia valido).

 

Puoi girare questa mail a tutti i tuoi contatti.

 

Puoi scaricare, stampare e diffondere il materiale informativo nella sezione “unisciti a noi” del sito www.referendumacqua.it

 

Puoi iscriverti alla newsletter che trovi sulla homepage di www.referendumacqua.it ed essere sempre aggiornato/a sulle nostre iniziative. Puoi contattare il tuo referente territoriale e diventare un attivista dell'acqua bene comune (trovi qui la lista).

 

Puoi appendere la bandiera dell'acqua bene comune al tuo balcone (la trovi nei molti banchetti informativi organizzati in tutta Italia).

 

C'è bisogno anche di te per difendere un bene comune come l'acqua e per vincere i referendum del 12 e 13 giungo. Tutti insieme ce la possiamo fare.

 

Si scrive acqua, si legge democrazia.

 

Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune

 

Nota: il MoVimento 5 Stelle di Carrara raccomanda di votare Sì anche ai due referendum contro il nucleare e legittimo impedimento.

Sabato 30 Aprile: La parola ai cittadini!

Martedì 26 Aprile 2011 20:05 Pubblicato in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA del 26/04/2011 

 

Sabato 30 Aprile: La parola ai cittadini!

 

Il Movimento 5 Stelle di Carrara, Massa e Montignoso, ha organizzato per Sabato 30 Aprile ore 21:30 presso Scuola elementare Giromini, Piazza Gino Menconi, n°24, Marina di Carrara un incontro sulla Democrazia Diretta, con Paolo Michelotto, autore del libro Democrazia dei Cittadini.

 

Tutti i cittadini sono  invitati a partecipare e soprattutto a portare le proprie idee per risolvere i problemi della città. Durante la prima parte dell’incontro, infatti, si sperimenterà un metodo di democrazia diretta in cui ciascun cittadino può proporre una idea o soluzione di un problema, gli altri partecipanti potranno fare domande ed obiezioni, alle quali il proponente avrà modo di rispondere. Il tutto cadenzato da tempi molto stretti per consentire ad ognuno di partecipare. Le proposte saranno votate per alzata di mano dai presenti.

 

Nella seconda parte dell’incontro, Michelotto illustrerà le esperienze di democrazia diretta che già funzionano nel mondo. In Svizzera dove l’85% dei comuni è governato mediante assemblee pubbliche che si tengono più volte l’anno. La democrazia diretta in questi luoghi funziona tanto che in queste città c’è - ad esempio - meno debito pubblico (fino al -30%) e più raccolta differenziata (dal +10% al +30%). Se i cittadini possono sviluppare dei referendum propositivi senza quorum (per evitare l’uso tattico del non voto) la partecipazione alla vita politica cittadina aumenta e ne guadagna l’intera società. In questo modo la cittadinanza diventa protagonista (non lo sono più i partiti) e può dettare l’agenda politica senza essere chiamata in causa solamente una volta ogni 5 anni durante le elezioni.

 

Dando a noi cittadini maggiore responsabilità, la democrazia diretta ci aiuta anche a comportarci più responsabilmente. E’ tempo che i cittadini riprendano il controllo diretto dei beni pubblici. Partecipa! Proponi le tue idee per risolvere i problemi della città e valuta le idee dei tuoi concittadini.

 

Meetup Carrara – MoVimento 5 Stelle Carrara

Sabato 30 Aprile: La parola ai cittadini!

Giovedì 21 Aprile 2011 22:59 Pubblicato in Blog

 

Sabato 30 Aprile: La parola ai cittadini!

 

Il Movimento 5 Stelle di Carrara, Massa e Montignoso, organizza un incontro sulla Democrazia Diretta, con Paolo Michelotto, invitando tutta la cittadinanza a partecipare e a portare le proprie idee per risolvere i problemi del territorio del Comune di Carrara, Sabato 30 Aprile ore 21:30 presso Scuola elementare Giromini, Piazza Gino Menconi, n°24, Marina di Carrara.

 

L’incontro sarà diviso in due parti, nella prima parte si sperimenterà il metodo di democrazia diretta chiamato “la parola ai cittadini”, in cui ciascuno ha la possibilità di proporre le proprie idee che verranno poi valutate tutti assieme per dare una priorità alle proposte. Nella seconda parte Michelotto illustrerà le esperienze di democrazia diretta che già funzionano nel mondo.

 

In Svizzera dove l’85% dei comuni è governato mediante assemblee pubbliche che si tengono più volte l’anno. La democrazia diretta in questi luoghi funziona tanto che in queste città c’è - ad esempio - meno debito pubblico (fino al -30%) e più raccolta differenziata (dal +10% al +30%). Se i cittadini possono sviluppare dei referendum propositivi senza quorum (per evitare l’uso tattico del non voto) la partecipazione alla vita politica cittadina aumenta e ne guadagna l’intera società. In questo modo la cittadinanza diventa protagonista (non lo sono più i partiti) e può dettare l’agenda politica senza essere chiamata in causa solamente una volta ogni 5 anni durante le elezioni.

 

Dando a noi cittadini maggiore responsabilità, la democrazia diretta ci aiuta anche a comportarci più responsabilmente.

 

Partecipa! Proponi le tue idee per risolvere i problemi della città e valuta le idee dei tuoi concittadini.

 

 

Scarica, stampa e diffondi il volantino:

 

Vittorio non è mai stato così vivo

Giovedì 21 Aprile 2011 13:20 Pubblicato in Blog

di Egidia Beretta Arrigoni

Bisogna morire per diventare un eroe, per avere la prima pagina dei giornali, per avere le tv fuori di casa, bisogna morire per restare umani? Mi torna alla mente il Vittorio del Natale 2005, imprigionato nel carcere dell’aeroporto Ben Gurion, le cicatrici dei manettoni che gli hanno segato i polsi, i contatti negati con il consolato, il processo farsa. E la Pasqua dello stesso anno quando, alla frontiera giordana subito dopo il ponte di Allenbay, la polizia israeliana lo bloccò per impedirgli di entrare in Israele, lo caricò su un bus e in sette, una era una poliziotta, lo picchiarono «con arte», senza lasciare segni esteriori, da veri professionisti qual sono, scaraventandolo poi a terra e lanciandogli sul viso, come ultimo sfregio, i capelli strappatagli con i loro potenti anfibi.

Vittorio era un indesiderato in Israele. Troppo sovversivo, per aver manifestato con l’amico Gabriele l’anno prima con le donne e gli uomini nel villaggio di Budrus contro il muro della vergogna, insegnando e cantando insieme il nostro più bel canto partigiano: «O bella ciao, ciao…»

Non vidi allora televisioni, nemmeno quando, nell’autunno 2008, un commando assalì il peschereccio al largo di Rafah, in acque palestinesi e Vittorio fu rinchiuso a Ramle e poi rispedito a casa in tuta e ciabatte. Certo, ora non posso che ringraziare la stampa e la tv che ci hanno avvicinato con garbo, che hanno «presidiato» la nostra casa con riguardo, senza eccessi e mi hanno dato l’occasione per parlare di Vittorio e delle sue scelte ideali.

Questo figlio perduto, ma così vivo come forse non lo è stato mai, che come il seme che nella terra marcisce e muore, darà frutti rigogliosi.

Lo vedo e lo sento già dalle parole degli amici, soprattutto dei giovani, alcuni vicini, altri lontanissimi che attraverso Vittorio hanno conosciuto e capito, tanto più ora, come si può dare un senso ad «Utopia», come la sete di giustizia e di pace, la fratellanza e la solidarietà abbiano ancora cittadinanza e che, come diceva Vittorio, «la Palestina può anche essere fuori dell’uscio di casa».

Eravamo lontani con Vittorio, ma più che mai vicini. Come ora, con la sua presenza viva che ingigantisce di ora in ora, come un vento che da Gaza, dal suo amato mar Mediterraneo, soffiando impetuoso ci consegni le sue speranze e il suo amore per i senza voce, per i deboli, per gli oppressi, passandoci il testimone.

Restiamo umani.


Un Caffè per le Rinnovabili

Mercoledì 20 Aprile 2011 13:10 Pubblicato in Blog

Una critica costante apparsa sulla stampa è relativa agli oneri che la collettività deve sostenere per coprire gli incentivi erogati alle fonti rinnovabili.

APER, l’ Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili, è andata a fare un calcolo preciso degli impatti in bolletta delle sovvenzioni alle rinnovabili.

Considerando una bolletta media di 425 €/anno si può vedere come 31 € siano destinati alle voci A3, A2 e MCT. Dietro queste sigle si nascondono varie spese che nulla hanno a che vedere con le fonti rinnovabili:

- 5,2 € sono destinati allo smantellamento delle centrali nucleari. Considerato che le 3 centrali italiane sono state “spente” nel lontano 1987, si può facilmente intuire quale sia l’enorme spreco di denaro anno dopo anno per la messa in sicurezza e la gestione (impossibile) del problema scorie;

- 2,8 € vengono regalati alla grandi imprese energivore, come cementifici e acciaierie, per fornire loro energia a basso prezzo. L’Unione Europea ha già multato varie volte il nostro Paese perché questa è una pratica di concorrenza sleale;

- 8,4 € vengono destinati alle cosiddette “assimilabili” ovvero all’energia prodotta bruciando i rifiuti (inceneritori) e gli scarti dei processi di raffinazione del petrolio. In 9 anni sono stati spesi 33 Miliardi di € per sovvenzionare questa energia, altamente inquinante e fonte di gravissime patologie.

- Rimangono quindi meno di 15 € all’anno, pari a 1.25 €/mese, di fondi realmente spesi per le rinnovabili e solo parte di questi fondi vanno al fotovoltaico.


 

Poniamoci questa domanda: Siamo disposti ad investire un caffè al mese per avere energia pulita, distribuita ovunque, scalabile e senza nessun impatto sull’ambiente e sull’uomo?

 

E’ bene ricordare che i costi esterni legati all’uso delle fonti fossili sono enormi: come detto, il problema delle scorie nucleari è tutt’ora irrisolto e vengono spesi circa 200 Milioni di € all’anno solo per “andare avanti” in attesa di una soluzione, mentre d’altro canto i danni ambientali delle centrali termoelettriche a carbone sono enormi e si scaricano sul sistema sanitario nazionale.

Per quanto riguarda il decreto ‘’ammazza rinnovabili’’, Venerdì scorso il commissario europeo all'Energia, Günther Oettinger, ha preso carta e penna per scrivere al ministro italiano per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, chiedendo di non mettere a rischio gli investimenti nel settore, e oggi 20 Aprile, Il decreto attuativo sulle rinnovabili che ridefinirà i nuovi incentivi al fotovoltaico sta finalmente per approdare sul tavolo delle Regioni e molto probabilmente (anche se il condizionale è d'obbligo) potremmo finalmente avere notizie certe sul nuovo piano di incentivazione alle rinnovabili.

Inceneritori: non potrete dire "io non sapevo"

Lunedì 18 Aprile 2011 21:33 Pubblicato in Blog

Pubblichiamo qui di seguito un elenco, non esaustivo, di oltre sessanta studi nazionali ed internazionali riguardanti i rischi sanitari da inceneritori.

 

Attraverso questo semplice elenco, con i relativi link, ognuno è in grado di farsi un idea di come la letteratura scientifica mondiale parli degli aumenti, nelle vicinanze degli inceneritori, di Linfomi NonHodgkin, tumori polmonari, neoplasie infantili, sarcomi dei tessuti molli, eccetera.

 

Nonostante l’enormità di tali evidenze scientifiche la nostra classe politica continua imperterrita con la politica inceneritorista, portata avanti bi-partizan da PDL e PDmenoL, con l’avallo degli industriali (le aziende della famiglia Marcegaglia, presidente di confindustria, non costruiscono forse anche inceneritori?). A livello nazionale è il PDL a farla da padrona con i mega inceneritori come quello di Brescia e di Acerra che portano il marchio della Lega e di Berluscoso, ma a livello Toscano il PDmenoelle e tutta la pseudo-sinistra che ne appoggia l’azione, cerca di tenere il passo e si continua imperterriti sulla strada dell’incenerimento (gli ultimi colpi di genio parlano un mega inceneritore da 350.000 ton/anno a Livorno).

 

In provincia di Massa Carrara non abbiamo, attualmente, un inceneritore, ma non certo per un – quanto mai improbabile – virtuosismo ambientale. Abbiamo infatti costruito un grande impianto per seccare i rifiuti, impacchettarli e poterli così bruciare comodamente in qualsiasi impianto. In sostanza il cancro lo esportiamo ai nostri vicini. Questo è il massimo impulso ambientalista di cui la nostra classe dirigente è capace. E tra l’altro ci è anche costato decine di milioni di euro. Il Prof. Paul Connett, quando il Meetup Carrara lo invitò a parlare nella sala di Rappresentanza del Comune di Carrara, disse che gli impianti che producono il CDR (combustibile derivato da rifiuti) è quanto di peggio possa esistere perché mettono in condizione di bruciare i rifiuti in impianti di vario tipo, come i cementifici, eludendo quindi anche quel minimo di controllo che c’è sugli inceneritori.

Verrà un giorno in cui i Cittadini chiameranno alle proprie responsabilità i politici, l’enormità degli studi che pubblichiamo qui di seguito, sta a testimoniare che quel giorno non potranno dire “io non sapevo”.


(clicca su "leggi tutto" per vedere l'elenco)

Vogliamo l'Acqua e il Sole, mica la luna!

Giovedì 07 Aprile 2011 09:00 Pubblicato in Blog

 

Car@ amic@,
il 12 e 13 giugno siamo chiamati alle urne per votare 4 referendum: 2 per una gestione pubblica dell'Acqua, 1 per fermare la reintroduzione del nucleare in Italia e 1 per cancellare la legge che consente alle prime tre cariche dello Stato (....) di avvalersi del legittimo impedimento in caso di processi a loro carico.

 

Il Consiglio dei Ministri, in barba al buonsenso che in tempi di tagli indiscriminati a Salute, Scuola e Cultura dovrebbe imporre il risparmio di 400 milioni di euro e in contrasto con il dovere costituzionale di favorire la partecipazione dei cittadini su scelte che riguardano la quotidianità ed il futuro di ognuno, ha indicato le ultime date possibili per legge.

 

Il Governo ed un Parlamento distanti dai reali interesse del Paese temono di veder spazzare via i loro interessi di bottega dalla libera espressione di 48milioni di cittadine e cittadini.

 

Dei 4 referendum, 2 chiedono che l'ACQUA TORNI IN MANO PUBBLICA (perché, di fatto, è già stata privatizzata con l'ultimo provvedimento, la Legge Ronchi del novembre 2009, che ha dato compimento alle scelte liberiste portate avanti in piena continuità dal 1994 ad oggi da governi di ogni colore).

 

All'interno del vastissimo Movimento per i Beni Comuni possiamo dare il nostro prezioso contributo per concretizzare ciò che temono: essere licenziati e disconosciuti dal Paese.
Siamo in grado di mobilitarci per riportare la gestione e la tutela dell'acqua, un bene essenziale alla vita, in mano pubblica.
Siamo in grado di mobilitarci per respingere la minaccia nucleare dettata dalle lobby economiche.
Siamo in grado di mobilitarci per tornare a vivere in un Paese in cui la Legge torni finalmente ad essere uguale per tutti.

 

Gli obiettivi sono rivoluzionari, e proprio per questo sono alla nostra portata.

Parliamone in famiglia, con gli amici, con i colleghi di lavoro, a scuola e all'università, facciamo girare questa e-mail come una catena di Sant'Antonio ;-) , riportiamola su facebook.
Visitiamo i siti www.acquabenecomune.org e www.referendumacqua.it, contattiamo il comitato referendario più vicino a noi per essere parte attiva nella campagna referendaria (si trovano qui: www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_content&view=article&id=187&Itemid=91).

 

Aderiamo tutte/i all'operazione "una bandiera per ogni balcone" ritirando la bandiera dei "2 Sì per l'Acqua Bene Comune" dal referente territoriale più vicino.

 

Con forza e determinazione il 13 giugno ci abbracceremo e brinderemo alla vittoria dei referendum con un bicchiere di acqua pubblica (e noi Cittadine/i seppelliremo la casta sotto una valanga di SI').

 

E adesso tutte e tutti al lavoro, la storia ci aspetta.

 

Buona ripubblicizzazione :-)

 

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