Carrara 5 Stelle

Meetup Carrara

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Ancora una bandiera: marrone.

Martedì 10 Giugno 2014 08:57 Pubblicato in Comunicati stampa

Il Movimento 5 Stelle di Carrara desidera sottolineare lo sdegno di tutti quei cittadini che per l’ennesima volta si sono sentiti estremamente presi in giro dalla non meglio chiarita assegnazione della Bandiera Blu alla cittadina di Marina di Carrara, vantata anche nei telegiornali locali, mentre sempre per l’ennesima volta la cittadinanza si è ritrovata con il litorale in condizioni pietose. Domenica infatti, come chiunque si sia recato al mare sa, la costa era devastata da una melma nera proveniente probabilmente dal dragaggio del fiume Magra, il cui tempismo durante la stagione estiva ha dell’incredibile.


Se anche gli effetti visti ieri non possono essere attribuiti interamente alla mala gestione strettamente locale, rientrano in una logica di amministrazione del territorio sia nazionale che comunale, ogni giorno più deleteria. Il Movimento 5 Stelle continua a muovere una determinata opposizione tanto in parlamento quanto nei consigli comunali, denunciando come gli effetti delle aggressive e speculative maniere usate da chi governa il paese e la nostra città da decenni non possono certo essere nascoste dietro ad una qualsiasi voglia bandiera.


Anche il nostro programma recava un punto programmatico relativamente alla Bandiera Blu, facente parte però di un evidente cambiamento progettuale del destino di tutto il nostro territorio e non mero specchietto per le allodole come invece si sta rivelando.

ODG

 

Data Maggio 2014

Oggetto: Adesione alla diciannovesima edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie", promossa dall'associazione Libera e Avviso Pubblico.

 

Il Consiglio Comunale

 

Premesso che

 

il Comune di Carrara, su invito del Consiglio Comunale aderirà all'associazione Avviso Pubblico;

 

a Carrara nella sala di rappresentanza comunale a ottobre 2013 si è costituito il presidio di Libera “A. Vassallo”;

 

durante la costituzione di tale presidio erano presenti numerosi Consiglieri Comunali, i quali hanno aderito all'associazione Libera;

 

Dal momento che

 

La Giornata della Memoria e dell' Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie: oltre 900 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perchè, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere;

 

purtroppo, da questo terribile elenco mancano tantissime altre vittime, impossibili da conoscere e da contare;

 

il Comune di Carrara si riconosce nei principi portati avanti dalle associazioni Libera e Avviso Pubblico;

 

il Comune di Carrara riconosce l'importanza di questa giornata per aumentare la consapevolezza dell'importanza della partecipazione e della cittadinanza attiva, del coraggio e della testimonianza, soprattutto tra le giovani e i giovani carraresi;

 

impegna il Sindaco e la Giunta ad aderire alla diciannovesima edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie" che si svolgerà a Latina il 22 marzo 2014 e ad inviarvi un suo rappresentate e il gonfalone del Comune di Carrara.

 

 

ODG

 

Data Febbraio 2014

OggettoBonifica area Syndial –ex Anic Agricoltura- ex Rumianca - ex Enichem ad Avenza

 

Premesso che

 

l'area in questione, pari a 17 ettari, è un' area che si porta addosso il pesante carico di una lunga storia di vittime delle lavorazioni chimiche;

 

all’interno dello stabilimento venivano prodotti veleni quali acido formico, arsenico metallico, anidride arseniosa, arseniato di piombo, anticrittogamici a base di rame, terre decoloranti, prodotti dell' elettrolisi del cloruro di sodio, fitofarmaci e diserbanti fenossiacetici. L' area fu dismessa nel 1984 e lo stabilimento, dopo un incidente chimico, venne definito “una bomba ecologica”, e a conferma di questo ci sono numerose testimonianze di ex operai;

 

l' area fa parte del Sin (il sito di interesse nazionale per le bonifiche), sotto il controllo del ministero dell’ambiente (perimetrato con D.M.21/12/99), e, a differenza di altre aree della zona industriale, non è passata a Sir (sito di interesse regionale) a causa della forte presenza di inquinanti;

 

dal 2004 è attivo un impianto di purificazione della falda, con 28 pozzi attivi, e le acque trattate vengono poi immesse nel torrente Lavello;

 

l'Arpat, dipartimento di Massa-Carrara, con nota del 22/03/2012 inviata al settore ambiente del Comune di Carrara, e di fatto unica comunicazione ufficiale sull'area in possesso del Consiglio Comunale, afferma che “Attualmente nel sito sono stati eseguiti interventi di messa in sicurezza dei suoli (m.i.s.e.), consistenti nella copertura ed impermeabilizzazione di tutte le aree contaminate, e della falda, consistenti nella realizzazione ed attivazione di una barriera idraulica con asservito impianto di trattamento delle acque di falda contaminate emunte.”

 

Dal momento che

 

senza la messa in sicurezza e bonifica non sarà possibile una corretta pianificazione del territorio e alcun insediamento produttivo in questo sito;

 

senza la messa in sicurezza e bonifica permangono rischi per la salute dei cittadini; ad oggi questo Consiglio Comunale non ha informazioni ufficiali in merito ai tempi di bonifica di falda e suolo;

 

il Consiglio Comunale IMPEGNA il Sindaco e la Giunta a informare con continuità e tempestività il Consiglio Comunale, e in particolare la Commissione Comunale Consiliare Ambiente, sui tempi e sullo stato di avanzamento della bonifica dell'area e a fare un continuo controllo presso gli organi competenti (Regione Toscana, Ministero dell'Ambiente e Commissioni Parlamentari competenti) anche coordinandosi con i Parlamentari eletti nel territorio affinché si velocizzi, rispettando la qualità dei progetti di bonifica, l'opera di bonifica del sito in questione.

 

 

 

Marmo: e i nodi vengono al pettine…

Domenica 01 Giugno 2014 15:54 Pubblicato in Comunicati stampa

E i nodi vengono al pettine…

 

La questione relativa alle tariffe sul marmo, stabilite dal comune, dovrebbe essere ormai nota. I numeri  sono stati pubblicati sulla stampa in più occasioni ed è opinione diffusa in città che in molti casi non rispecchino affatto il reale valore dei materiali, con la conseguenza che le casse comunali avrebbero ricevuto meno di quanto dovuto.


Nel 2003 il sindaco Conti con la sua maggioranza di sinistra ha fatto inserire nel regolamento degli agri marmiferi la possibilità di fare accordi con gli industriali del marmo (ma che coincidenza, anche lui è nel giro del marmo!); 5 anni dopo il suo l’amministrazione Zubbani sottoscrive altri accordi, nel 2008 e 2009, motivandoli con la necessità di aumentare le entrate comunali, visto che il bilancio dell’ente peggiorava in forza degli impegni sostenuti per la costruzione della strada dei marmi.

 

Purtroppo questa linea politica si è rivelata quantomeno poco efficace, del resto, se si deve dare in affitto un immobile, quale proprietario mai chiederà all’inquilino quanto vuol pagare? Sarebbe forse opportuno cercare un inquilino disposto a pagare di più e che offra la garanzia di tenere l’immobile in buono stato in modo da spingere anche gli attuali  conduttori a tenere in maggiore considerazione l’interesse pubblico su un bene comune non rinnovabile.

 

Se è pacifico che nel diritto amministrativo il contraddittorio tra amministrazione pubblica  e controparte privata sia un passaggio necessario, abbiamo sempre contestato quella che appare una vera e propria negoziazione che non garantisce non solo il massimo ammontare, ma neppure la certezza del gettito, visto il sorgere di nuovi contenziosi da parte di alcuni industriali.

 

Ci chiediamo anche che cosa penseranno ora i consiglieri di maggioranza che, poco più di un mese fa, hanno bocciato la nostra mozione con cui chiedevamo alla giunta di ritirare in autotutela la delibera con cui si stabiliva “l’integrale applicazione” degli accordi 2008 e 2009, accordi che la magistratura ritiene abbiano causato un ingente danno alle casse comunali.

 

Ricordiamo che, per gli stessi motivi, già nel Novembre 2013 abbiamo chiesto le dimissioni del dirigente del settore e dell'assessore preposto.

 

In attesa che la procura faccia luce su quanto realmente accaduto e accerti se vi siano responsabilità da parte degli amministratori pubblici, rilanciamo sulla necessità che si vada finalmente avanti verso una nuova regolamentazione del settore che tenga conto non solo degli aspetti finanziari, ma soprattutto delle problematiche ambientali, delle ripercussioni occupazionali e sociali del mondo del lapideo sui cittadini di Carrara.

 

Il perdurare di regimi e di privilegi di natura feudale è assolutamente anacronistico ed in totale antitesi rispetto a qualsiasi prospettiva di sviluppo e di futuro della città, in particolare dei nostri giovani.

 

Movimento 5 Stelle Carrara

 

Analisi del voto a Carrara

Mercoledì 28 Maggio 2014 19:43 Pubblicato in Comunicati stampa

Analisi del voto a Carrara

 

Il Movimento 5 stelle Carrara non può certo ritenersi soddisfatto dell’esito delle votazioni per il Parlamento Europeo. Le difficoltà evidenti del governo Renzi, l’atteggiamento deleterio delle istituzioni Europee di fronte alla crisi che sta attanagliando molti paesi, soprattutto nell’Europa "meridionale’", lasciavano presagire un altro risultato eccezionale, in linea o addirittura superiore al 25% dei consensi ottenuti nelle elezioni politiche dello scorso anno.


Purtroppo non è andata così, il Partito Democratico ha vinto di gran lunga queste elezioni non concedendo agli avversari i medesimi errori compiuti in occasione delle politiche ma mettendo in atto una campagna di comunicazione efficace, con la gentile collaborazione di quasi tutti gli organi di informazione, e mettendo in campo una serie di promesse alle quali gli Italiani hanno deciso di credere.

 

Più che una sconfitta del movimento è soprattutto una vittoria del PD che ottiene un risultato clamoroso e di fatto ingloba quasi tutti i numerosi partiti presenti nelle ultime tornate elettorali. Contro il nemico comune che vorrebbe mandarli tutti a casa hanno fatto quadrato dentro le mura del PD. Si è delineato così, con maggiore chiarezza, quello scenario che andiamo da sempre sottolineando: il Movimento 5 Stelle è la forza politica alternativa al sistema unico di intrecci di potere che rappresentano oggi i partiti in Italia.

 

Da parte nostra, raccogliamo comunque la conferma di essere la principale forza di opposizione di questo Paese, con un consenso superiore al 21%, risultato inferiore solo di qualche punto allo storico esordio alle politiche. Non dimentichiamo, nella valutazione dei numeri, che il nostro movimento solo due anni fa non era neppure presente nei sondaggi e che nella nostra città, dove si è presentato per la prima volta alle urne nel 2012, ottiene oggi quasi il 25% dei consensi.

Vale la pena di sottolineare che se lo stesso risultato – che oggi viene visto come una clamorosa débâcle - uscisse alle prossime amministrative, il Movimento 5 Stelle andrebbe al ballottaggio con il PD per governare la città.

 

A livello locale, non possiamo che ringraziare tutti quei carraresi che hanno voluto confermare la loro fiducia al Movimento, permettendoci così di raggiungere un numero di consensi, ben al di sopra della media nazionale e toscana.

 

Movimento 5 Stelle Carrara

 

Assindustria: qualche verità ma tante mistificazioni

Imprenditori che paiono rivoltarsi contro la stessa classe politica che li ha favoriti fino ad oggi, spesso a discapito dell'intera cittadinanza.

 

parte 1) Non ci stiamo ad essere l'alibi dell'Amministrazione

hanno perfettamente ragione gli industriali del marmo quando affermano di non essere colpevoli dell'attuale situazione di degrado della città, o dell'incapacità di portare a compimento progetti di ampio respiro: è tutto un problema politico, una evidente inettitudine ad amministrare, ad avere un progetto di lungo respiro, ad immaginare un futuro sensato e valido per questa città e così annaspano gli amministratori e, per tappare una falla ne aprono un'altra senza mai arrivare alla soluzione del problema. Prendiamo atto di questa situazione, perché non vogliamo pensare che questa miopia (per non dire cecità, senza offesa per chi sa sulla propria pelle cosa significa) non sia voluta.

 

Parte 2) 150 milioni di euro in 10 anni. Solo la metà per la Strada dei marmi.

Ecco che cominciano le mezze verità. Premesso che spetta a chi amministra stabilire la destinazione del contributo regionale, essendo comunque una scelta politica, dimenticano i nostri che se l'amministrazione comunale lo destinasse per intero al pagamento della Strada dei marmi, il Comune non avrebbe potuto erogare ad es. le pensioni del marmo, non avrebbe potuto risistemare le strade distrutte dal passaggio dei camion, mantenere il servizio di gestione del settore marmo, gestire l'impianto di lavaggio dei camion, pulire dalla polvere e dalla marmettola le strade, il servizio di soccorso cave, ecc., senza contare che la Strada dei marmi serve alle aziende del marmo (basti dire che noi non ci possiamo transitare nemmeno nei week-end o nei giorni di festa, rendendola così inutilizzata) che avrebbero dovuto pagarla con ulteriori contributi extra e non con quelli destinati a risarcire la collettività delle problematiche che un così elevato livello di escavazione comporta.

 

Parte 3) Come è stata impiegata l'altra metà?

Dimenticano i nostri che il Contributo regionale viene destinato anno per anno, con apposita delibera di Giunta nel mese di aprile, allo stesso mondo del marmo (come abbiamo detto nel punto 2) mentre alla collettività carrarese in generale arrivano solo le briciole, cioè alcuni contributi e le spese per la gestione dei musei per un totale di circa il 3% dell'importo annuo. Se dovessimo mettere nel conto i danni alla salute soprattutto di chi vive nei pressi delle cave o delle strade percorse dai camion, il contributo regionale dovrebbe essere portato ben oltre il 10% del valore medio di mercato.

 

Parte 4) Il TAR e la Corte di Giustizia CE hanno censurato il Comune. Le imprese hanno continuato a pagare.

E qui passiamo alle falsità. Se la disdetta dell'accordo del 2008 è stata sanzionata dal TAR è perché le mosse elettorali dell'amministrazione non sono supportate dai vertici di uffici che valgano quel che costano. Quanto poi alle richieste di rimborso, ricordiamo ai nostri che se a Carrara si è continuata a pagare la tassa-marmi senza la copertura delle previsioni del Regolamento degli Agri marmiferi è perchè ciò faceva comodo anche alle imprese locali stesse, che usufruivano in tal modo di marmo esentasse, a differenza di chi lo esportava grezzo dal comune di Carrara; inoltre affermare che le aziende non hanno richiesto indietro la tassa-marmi è ipocrita perchè le aziende (tutte) hanno usufruito per 5 anni  di canoni di vero favore, o, se preferite, di marmo a prezzo di saldo. Quanto poi alla rinuncia di decine di milioni di euro di rimborsi, non possono che riferirsi alla tassa marmi di cui abbiamo già detto, non certo ai rimborsi degli accordi del 2008 che sono stati firmati da sole 24 aziende e pagati nelle nuove tariffe da ancor meno aziende.

 

Parte 5) Beni estimati. L'ideologia non si concilia con l'interesse pubblico.

A questo punto passiamo dalla mistificazione alla minaccia. Dire che questa amministrazione ha voluto fare dei B.E. una questione ideologica è falso, come del resto affermare che oltre 250 anni di giurispudenza hanno consolidato la natura di proprietà privata. Premesso che basta leggere il testo dell'editto per capire di chi è la proprietà dei cosiddetti B.E., dimenticano i nostri che già il Regio Decreto del 29/7/1927 n.1443 sanciva chiaramente la decadenza del decreto di Maria Teresa, come del resto ribadito dalla sentenza della Corte Costituzionale n.488 del 1995. Se i prenditori del monte hanno continuato, nonostante questi atti giurisprudenziali a considerare i B.E. come privati, peggio per loro, perchè la legge non ammette l'ignoranza, e comunque si consolino, potranno sempre rivalersi su chi i loro soldi, ingenuamente o machiavellicamente versati, ha incassato. Non è un caso del resto che il regolamento comunale per gli agri marmiferi abbia trovato piena validità solo nel 1994, cioè ben 66 anni dopo la previsione di legge!!! Oggi, grazie anche allo svelamento dell'inganno e alla pressione esercitata dal MoVimento5Stelle, siamo finalmente arrivati alla resa dei conti e a ridare a Cesare quel che è di Cesare.

 

Parte 6) Responsabili e consapevoli.

Ancora minacce da parte di questa fetta di Assindustria che pensava di aver portato a compimento uno scippo alla collettività carrarese tutta, con la complicità, questo sì, di alcuni amministratori infedeli del passato e di oggi. Se la sostenibilità del bilancio comunale manca di certezze è perché abbiamo una classe politica troppo incline al servilismo del marmo, incapace di amministrare e che continua a destinare i proventi dei canoni di concessione, questi sì di libera destinazione in quanto derivanti da affitto del proprio patrimonio indisponibile, per alimentare quel clientelismo che ancora oggi contribuisce ad affossare questa città.

 

 

MOZIONE

Data: 17/04/2014


IL CONSIGLIO COMUNALE DI CARRARA

 

PREMESSO CHE

In data 14 Marzo 2014 la Giunta comunale ha deliberato l’”atto ricognitivo in materia di attività di estrazione nelle cave di marmo dei bacini marmiferi carraresi, con particolare riguardo alla determinazione dei relativi oneri a carico dei soggetti interessati”

Nel 2008 e 2009 l’attuale sindaco ha sottoscritto accordi con le associazioni di categoria del marmo

L’art.10 del REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEGLI AGRI MARMIFERI COMUNALI prevede la determinazione di una tariffa unitaria per “i concessionari” che aderiscono agli accordi

 

CONSIDERATO CHE

Nelle premesse della delibera si parla di “concessionari” e di “imprese concessionarie” mentre nel testo della delibera si parla di “soggetti imprenditoriali interessati”, senza alcun riferimento al rilascio di titoli concessori (che questo Consiglio comunale ha deliberato in soli 3 casi)

 

RILEVATO CHE

La Giunta intende applicare gli accordi 2008 e 2009 alle sole aziende che li hanno sottoscritti

La Giunta intende dare “integrale attuazione a tutte le disposizioni di cui ai menzionati accordi del 2008 e del 2009”

 

DATO CHE

L’applicazione di oneri diversificati, a prescindere dalla qualità del materiale estratto, è in contrasto con l’art. 97 della Costituzione italiana e con l’art.1 della Legge 241 del 7/8/90, norme che prevedono l’imparzialità della Pubblica Amministrazione

L’”integrale attuazione a tutte le disposizioni di cui ai menzionati accordi del 2008 e del 2009” prevede il riconoscimento dei cosiddetti Beni Estimati (in contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale n.488 del 1995, ancora disattesa); il rilascio di concessioni ventinovennali con rinnovo automatico (in contrasto con le più recenti normative); il “commissariamento” dell’attività di bilancio relativa agli introiti del marmo

 

IMPEGNA il Sindaco e la Giunta a ritirare immediatamente in autotutela la delibera in oggetto e li invita a prestare maggiore attenzione a tali aspetti della attività amministrativa del Comune.


Presenti n. 22 - Votanti n. 20
Voti Favorevoli n. 4 (Martinelli, Bonni, De Pasquale e Bienaimè)
Voti Contrari n. 16 (Ragoni, Barattini, Poletti, Crudeli, Boni, Corsi, Bottici, Buselli, Pugnana, Conserva, Menconi, Scattina, Tonarelli, Bergitto, Isoppi e Giromella)
Astenuti n. 2 (Laquidara, Musetti)

Voto contrario al bilancio consuntivo

Mercoledì 30 Aprile 2014 20:13 Pubblicato in Comunicati stampa

Il Movimento 5 stelle conferma il voto contrario al bilancio consuntivo, che non si discosta dai numeri e dal contenuto del bilancio previsionale discusso in consiglio nello scorso novembre. Le problematiche già evidenziate in quella sede non possono che essere riaffermate, visto che la situazione attuale e le prospettive non sono certamente positive oggi come non lo erano allora. Si confermano infatti le criticità che incombono sul comune, anche ma non solo in ragione della congiuntura economica sfavorevole e dei tagli imposti dal governo centrale che ha compensato la diminuzione dei trasferimenti attraverso la possibilità, ovviamente sfruttata dall’amministrazione, di aumentare la pressione impositiva sui cittadini in seguito anche all’invenzione del governo di nuovi tributi, quali la Tares che hanno comportato non solo un aumento ma anche una maggior sperequazione nel prelievo.

 

In merito alla stabilità finanziaria dell’ente, evidenziamo ancora una volta la pesantissima condizione della progetto carrara spa, rispetto alla quale tardano ad arrivare all’attenzione del consiglio le soluzioni prospettate dall’amministrazione e che chiediamo sia convocata senza indugio in commissione bilancio. Sottolineiamo come le società partecipate debbano essere affrontate con maggiore attenzione, se pensiamo che aziende come Gaia spa, Area spa e soprattutto Apuafarma non si sono ancora confrontate con la commissione consiliare competente (pur avendo, nel caso di Gaia, provveduto ad aumentare sensibilmente le tariffe nei confronti degli utenti ) Per quanto concerne i proventi del lapideo apprendiamo non con sorpresa le considerazioni espresse dallo stesso collegio dei revisori, che evidenziano come le incertezze del settore siano ancor di più aumentate in barba ai proclami che ritualmente l’amministrazione rivolge alla cittadinanza senza però ottenere risultati concreti ma anzi, peggiorando uno scenario già di per se tragico con comportamenti superficiali e assolutamente inefficaci.

 

Appare ovvio poter immaginare un Comune di Carrara che riceve dal lapideo un contributo decisivo per poter potenziare i servizi sociali, aiutare le imprese con interventi mirati a stimolare comparti imprenditoriali che potrebbero generare nuovi posti di lavoro e destinare una quota a progetti di bilancio partecipativo coinvolgendo la cittadinanza nelle scelte che li riguardano da vicino. Appare altrettanto ovvio che tale auspicio rimane ad oggi confinato esclusivamente nell’ambito dell’immaginazione in attesa che le forze politiche che governano questo paese, questa regione e questa città risolvano un torto che viene perpetrato continuativamente da anni nei confronti della collettività.

 

 

Censimento statue simposio

Martedì 22 Aprile 2014 15:05 Pubblicato in Mozioni

MOZIONE

 

Data 17-04-2014

OggettoCensimento statue simposio

 

Premesso

 

che la manifestazione denominata Simposio "Scolpire all'aperto", è stata un tradizionale appuntamento estivo di scultura che si svolgeva nella nostra città dapprima tutti gli anni e successivamente in anni alterni;

 

durante il Simposio, gli artisti scolpivano in diretta il blocco di marmo, realizzando le proprie opere dai bozzetti;

 

che dopo un periodo di interruzione, il Simposio era stato nuovamente riproposto dall'amministrazione comunale nel 1995, ottenendo un successo di critica e di pubblico, a conferma dell'apprezzamento per una manifestazione considerata come una importante occasione per riaffermare il ruolo di Carrara in Italia e nel mondo e come elemento di promozione del territorio;

 

che gran parte delle statue realizzate sono state collocate nel territorio comunale, senza una adeguata programmazione e valorizzazione delle stesse;

 

Constatato

 

che nel corso degli anni parte di questo patrimonio culturale e artistico è stato oggetto di atti vandalici, ed è tutt'oggi sottoposto a incuria e abbandono;

 

il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta, a realizzare una progettazione, in collaborazione con le Commissioni Consiliari pertinenti, che comporti un nuovo censimento delle statue realizzate durante le varie edizioni del Simposio, un recupero e messa in sicurezza di quelle abbandonate e una più razionale distribuzione sul territorio da un punto di vista artistico, urbanistico e culturale, anche in relazione all'incremento del "museo diffuso".

 

Beni estimati nell'uovo di pasqua

Martedì 22 Aprile 2014 09:11 Pubblicato in Comunicati stampa

Beni estimati nell'uovo di pasqua.

 

La sorpresa nell'uovo di Pasqua dei Carrarini arriva dal vicesindaco e assessore al marmo Vannucci che ci regala l'ennesima perla; evidentemente pensa di potersi rivolgere ad una cittadinanza immemore, distratta dalle feste e totalmente disinformata.

 

L' annuncio, apparso nel giorno di Pasqua sui giornali locali, in cui si proclama la conferma da parte dell'università' di Roma che i beni estimati sono un bluff, non ci coglie di sorpresa: tutte le cave appartengono al patrimonio indisponibile del comune, quindi sono soggette a essere concesse in modo temporaneo ed oneroso. Tale proclama appare abbastanza ridondante, dato che il M5S Carrara, e non solo, lo sostiene da tempo sulla scorta di una sentenza della corte costituzionale datata 1995.

 

Peccato che il nostro  assessore al marmo ‘’dimentichi’’ che proprio il mese scorso, il 14 marzo, la giunta di cui fa parte ha deliberato di dare integrale applicazione agli accordi con gli industriali del marmo del 2008  e 2009, sottoscritti dall'attuale sindaco, accordi nei quali si riafferma il vergognoso riconoscimento dell'esistenza dei beni estimati, in barba alla sentenza della corte costituzionale ed in cui si vaneggiava di una sorta di  ‘’bilancio partecipativo’’,  i cui protagonisti non erano però i cittadini, ma gli industriali.

 

Nel 2011, a pochi mesi dalla campagna elettorale, la giunta Zubbani annunciava la fine degli accordi con gli industriali, nonostante la scadenza degli impegni da lui sottoscritti fosse stata  fissata al 2015, e iniziava un percorso che ha portato il comune ad aumentare la già critica incertezza dei proventi dal lapideo.

 

Scriveremo anche noi a Renzi, non per chiedere che nella carta d’identità ci sia scritto "nato a Carrara", ma per ottenere che venga inserita la dicitura ‘’nato nel Ducato di Massa e Carrara’’, in onore della nota duchessa Maria Teresa Cybo-Malaspina, il cui editto del 1751, attraverso il quale i nostri amministratori hanno sempre riconosciuto e difeso i beni estimati, è arrivato fino ai giorni nostri.

 

 

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