Venerdì 14 Febbraio 2020 15:35
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Contenzioso con la Paradiso SpA

Contenzioso con la Paradiso SpA


I carraresi quando escono trovano le strade piene di buche. Noi quando ci siamo insediati in Comune abbiamo trovato una voragine da 14 milioni di euro. Qualcuno forse, privilegiando il proprio tornaconto politico all’interesse della città, sperava che ancor prima della fine del mandato ne saremmo stati risucchiati. E invece grazie alle capacità del vicesindaco Matteo Martinelli e del personale che lo ha affiancato, e al senso di responsabilità nei confronti della città dimostrato dalla controparte, la vicenda del contenzioso con la Paradiso Spa si avvia finalmente, dopo 40 anni a una conclusione positiva.

Sì perché invece di fare come i suoi predecessori, nascondendo la testa sotto la sabbia a costo di mettere a rischio la tenuta delle casse comunali, il vicesindaco con il supporto del dirigente del settore Urbanistica Michele Bengasi, del dirigente del settore Finanze Massimiliano Germiniasi, dello staff dell’avvocatura, composto da Sonia Fantoni e Marina Vannucci e con la consulenza del professor Giulio Ponzanelli ha intavolato e portato avanti una delicata trattativa, riscontrando in Andrea Franzoni, rappresentante legale della Paradiso Spa, un interlocutore sensibile e attento verso la città.

Il risultato è di quelli destinati a rimanere negli annali: evitato il dissesto, risparmiati circa 1,5 milioni di euro, Martinelli e i suoi hanno disinnescato una bomba che minava la stabilità dei conti di Piazza Due Giugno da 40 anni e che rischiava di ripercuotersi non tanto sull’amministrazione ma sulle tasche dei cittadini. Non possiamo quindi non ricordare che questa “patata bollente” dal 1981 a oggi è passata nelle mani di 9 diversi sindaci, alcuni dei quali se la sono trascinata per ben due mandati. Il trascorrere degli anni, anzi dei decenni, ha fatto esplodere tra interessi e rivalutazione l’ammontare del risarcimento dovuto dal Comune di Carrara alla Paradiso Spa da 1,6 milioni a 14 milioni di euro.

L’atteggiamento di irresponsabilità degli amministratori che hanno preceduto il sindaco  Francesco De Pasquale è diventato imperdonabile e manifesto a partire dal 2010: dopo la sentenza con cui la Corte di Cassazione nel 2006 ha stabilito nero su bianco le ragioni della società di Franzoni e dopo che nel 2009 è stato avviato l’iter legale per la quantificazione del danno, proprio in quell’anno, esattamente 10 anni fa, è arrivata la  prima Consulenza Tecnica d'Ufficio con la quale è stato stabilito che il municipio avrebbe dovuto risarcire  alla Paradiso  11,2 milioni di euro. Una cifra rivista poi al rialzo nel 2018, e portata  a 13,4 milioni di euro.

Come hanno gestito questa vicenda le amministrazioni di questa città? Male: hanno fatto come gli struzzi preferendo non affrontare il problema e senza nemmeno preoccuparsi di fare gli accantonamenti necessari tanto che, al momento dell’insediamento del sindaco De Pasquale, il fondo contenziosi di Piazza Due Giugno ammontava ad appena 2 milioni di euro, poi portato a 7 milioni in appena due anni dalla nostra amministrazione.

La vicenda del contenzioso con la Paradiso Spa è una delle tante eredità scomode che ci siamo trovati a dover gestire. Il fatto che si stia concludendo positivamente forse non darà risultati visibili e tangibili: non saranno avviate nuove opere rispetto a quelle già previste, né grandi né piccole. I cittadini sappiano però che senza questa importante operazione, tutte le aliquote di tasse e tariffe sarebbero schizzate al massimo, non ci sarebbero più stati sgravi e agevolazioni e il Comune non avrebbe potuto più contrarre mutui per finanziare tanti degli interventi necessari a far ripartire la città.

La vicenda in numeri.
Nel 1981 il Comune di Carrara bandisce una gara di appalto per la costruzione e la gestione nella zona di Avenza ovest di alcune strutture di edilizia popolare e di un centro commerciale. Paradiso Spa partecipa ma non si aggiudica la gara e presenta ricorso. Dopo circa 30 anni, nel 2006, la Corte di Cassazione stabilisce che la società di Franzoni aveva ragione: l’appalto avrebbe dovuto essere assegnato alla Paradiso che merita dunque un risarcimento. Secondo i tecnici l’entità del danno subito dalla Spa nel 1981 era di circa 3,2 miliardi di vecchie lire, pari a 1,6 milioni di euro. Nel 2009 parte l’iter legale per la quantificazione del risarcimento che deve tenere conto di rivalutazione e interessi: nel 2010 una prima Consulenza Tecnica d'Ufficio stabilisce che il Comune dovrebbe compensare la Spa per un importo di 11,2 milioni di euro; nel 2018 la perizia viene aggiornata al rialzo e portata a 13,4 milioni di euro. Una cifra che per il comune si sarebbe poi tradotta in un esborso di circa 14 milioni di euro. Al momento dell’insediamento del sindaco De Pasquale, il fondo contenziosi di Piazza Due Giugno ammontava a 2 milioni di euro: nei due anni e mezzo di governo pentastellato l’accantonamento è stato portato a 7 milioni. Grazie alla transazione concordata con la Spa il comune verserà alla spa 12,5 milioni, risparmiandone 1,5:  3 milioni saranno saldati entro fine maggio, grazie alla liquidità garantita dagli accantonamenti voluti dall’amministrazione in carica, mentre il restante sarà rimborsato in rate annuali da 950mila euro per 10 anni a tasso di interesse legale.

 

 

Movimento 5 Stelle Carrara

 

Ultima modifica Venerdì 14 Febbraio 2020 15:36

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