Lunedì 03 Aprile 2017 19:56
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Lavello inquinato, De Pasquale: «Una bomba ecologica a cielo aperto»

Lavello inquinato, De Pasquale: «Una bomba ecologica a cielo aperto»

I Cinque Stelle di Massa e Carrara hanno incontrato residenti e pescatori. Questione già portata all’attenzione della Regione. Si attiveranno anche i portavoce all’Europarlamento

 

Carrara, 03/04/2017

 

«È una bomba ecologica a cielo aperto». Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Carrara, Francesco De Pasquale, ha definito così la situazione del torrente Lavello, al confine tra i territori comunali di Massa e Carrara. Una situazione insostenibile per la quale i pentastellati hanno risposto con sopralluogo nella zona della foce. Insieme a De Pasquale anche il portavoce in Consiglio comunale Federico Bonni e la portavoce in Consiglio comunale di Massa Luana Mencarelli che insieme a una decina di attivisti hanno incontrato alcuni residenti che abitano nei pressi del corso d’acqua.

 

Gli abitanti della zona hanno messo in evidenza come spesso nella zona l’aria sia irrespirabile per gli sversamenti di liquami, spazzatura e, probabilmente, sostanze tossiche che nei mesi passati hanno causato anche una moria dei pesci. «Paghiamo la tassa per la bonifica — ha detto una residente a De Pasquale — e abbiamo a che fare con un torrente così inquinato, che alimenta anche il proliferare di topi».

 

La questione Lavello è già stata portata all’attenzione della Regione Toscana alcuni mesi fa. In una mozione il portavoce in Consiglio regionale, Giacomo Giannarelli, ha chiesto l’istituzione della “bandiera marrone” per tutte le amministrazioni dei comuni in cui «non è ancora attiva la depurazione — è scritto nell’atto — o nei comuni in cui si verificano gravi malfunzionamenti degli impianti di depurazione, con il conseguente sversamento di sostanze inquinanti in mare o nei fiumi».

 

Nella stessa mozione, i pentastellati hanno puntato il dito contro l’impianto di purificazione: «La causa di tali sversamenti — si legge nel documento — è da imputare al malfunzionamento del nuovo depuratore di Gaia, all’ex-Cersam, inaugurato da pochi mesi e costato circa 8,5 milioni di euro».

 

«I dati parlano chiaro — continua la mozione — nel 2013 per il depuratore Lavello sono state elevate 19 sanzioni. Nel 2014, sono stati effettuati n. 87 controlli analitici degli scarichi ai 4 depuratori e sono state elevate in totale 14 sanzioni, di cui 9 al depuratore Lavello. Nel 2015 le sanzioni al depuratore lavello sono state 8».

 

«Avevamo fatto richiesta alle autorità preposte — ha evidenziato Luana Mencarelli — di conoscere i risultati delle analisi delle acque in entrata e in uscita dal depuratore, ma a oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta. Restiamo in attesa».

 

«Per un’azione ancor più incisiva, abbiamo chiesto ai nostri portavoce in Regione e all’Europarlamento di attivarsi» ha evidenziato De Pasquale. E su questo fronte — fanno sapere i pentastellati — ci saranno presto novità.

 

Non solo di inquinamento del Lavello si è parlato, infatti nella zona del “Bozzetto” i Cinque Stelle hanno incontrato alcuni pescatori che hanno segnalato in particolare, oltre ai problemi sollevati dai residenti, anche l’irrisolta questione dell’insabbiamento dell’imboccatura del piccolo specchio d’acqua che di fatto impedisce alle imbarcazioni di raggiungere il mare.

 

«La sabbia che viene dragata dall’ingresso del porto di Marina di Carrara viene riversata nel mare qui di fronte — ha spiegato Mauro Bedini, presidente dell’associazione sportiva “Il Bozzetto” — e l’azione del mare porta tutta questa sabbia verso terra, tappando l’imboccatura».

 


Movimento 5 Stelle Carrara

 

Ultima modifica Domenica 30 Aprile 2017 20:14

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