Interrogazione parlamentare sui beni estimati. «Il marmo diventi una risorsa»
Le portavoci in Senato Laura Bottici e Sara Paglini hanno illustrato i contenuti della nuova interrogazione parlamentare. De Pasquale: «È necessario prendersi la responsabilità delle scelte»
Carrara, 11/03/2017
È stato il portavoce in Consiglio comunale, membro della commissione marmo, Francesco De Pasquale a fare gli onori di casa e aprire la conferenza stampa convocata presso il punto di incontro di Galleria d’Azeglio: «Dopo la pronuncia sulla materia dell’Autorità Garante per la Concorrenza, e dopo la sollecitazione di Legambiente Nazionale verso i parlamentari del territorio, era nostro preciso dovere intervenire, coinvolgendo le nostre rappresentanti in Senato».
«Pur con tutte le difficoltà di chi siede in minoranza – ha esordito la portavoce Laura Bottici – ci siamo fatti carico della questione e abbiamo presentato un’interrogazione a risposta scritta, destinata ai ministri per la coesione territoriale, dell’economia e dell’ambiente». Il documento, nel riepilogare la farraginosa legislazione sulla materia e le recenti prese di posizione della Corte Costituzionale e dell’Agcom, richiede tra l’altro ai ministri di attivarsi per dare conto dei motivi che giustificano ancora oggi il permanere della distinzione esistente nel regolamento comunale del 1994 tra agri marmiferi e beni estimati. «Inoltre — ha proseguito Bottici — stiamo lavorando a una proposta di legge che vada finalmente a regolare la materia, con il contributo di professionisti esterni assolutamente svincolati da rapporti con questo territorio».
«Ci auguriamo che la nostra attività parlamentare possa sortire qualche effetto — questa la considerazione della portavoce in Senato, Sara Paglini — ma è pur vero che circa l’85% delle interrogazioni presentate resta inevaso, e assistiamo purtroppo quotidianamente a un’autentica blindatura del percorso legislativo da parte del governo».
Anche per questo motivo non è intenzione del M5S attendere eventuali sviluppi sul piano nazionale, come ha sottolineato un De Pasquale deciso e sempre più a suo agio nel ruolo di esponente di punta del movimento carrarese: «Occorre avere il coraggio di prendersi la responsabilità politica delle scelte, senza aver paura di pestare i piedi a qualcuno. Dopo amministrazioni caratterizzate da inefficienze plurisecolari, come ribadito dalla Suprema Corte, sarà necessario procedere alla modifica del regolamento e alle necessarie ricognizioni, per riportare i beni estimati nel patrimonio indisponibile del Comune di Carrara, in un quadro generale che possa finalmente restituire certezza del diritto alla questione beni estimati, che sia motore di sviluppo sociale e strumento di tutela dell'ambiente e dei lavoratori».
Movimento 5 Stelle Carrara