Martedì 23 Aprile 2013 17:24
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Nuovo Regolamento agri marmiferi a norma di legge: No grazie !

Sintesi previsionale della risposta dell’ufficio marmo (cioè del dirigente Marco Tonelli) alla proposta di revisione del regolamento degli agri marmiferi di Legambiente: siamo d’accordo su quello che proponete ma la vostra proposta non va bene, solleva troppi problemi, non è efficacemente gestibile, si presta a difficoltà applicative…e così via. In realtà la proposta “made Legambiente” ha un solo difetto: toglie potere agli escavatori del marmo per riportarlo nella potestà comunale, come del resto prevede la legge.

 

È questo il vizio principale del nuovo regolamento che approderà in Consiglio comunale col parere contrario dell’ufficio di competenza. O meglio, i partiti della maggioranza stanno cercando il modo di uscire dall’inghippo senza esporre i loro consiglieri al rischio di vedersi addosso la Corte dei Conti, dato che il danno erariale che l’attuale regolamentazione prevede è piuttosto ingente e superiore alle loro capacità economiche, quindi se bocciano il nuovo regolamento si espongono a tale rischio. Ecco quindi che in tutta fretta dovranno a loro volta tirar fuori un regolamento che possa di facciata essere a “norma di legge” ma poi consenta ai predoni del monte di continuare a fare i loro affari indisturbati e magari ad ingrandirli pure, a danno delle tasche di tutti i cittadini.

 

Insomma, l’attuale ufficio marmo è in realtà un ufficio complicazione affari semplici, perché non possiamo credere che il dottor Tonelli, con tanto di laurea in giurisprudenza in tasca, ad esempio non sappia distinguere tra il titolo di una legge e il suo articolato, dato che è quest’ultimo quello che conta ai fini giuridici; pertanto, per dirla richiamandoci alla Legge regionale 104/95 (che ha superato pure il vaglio della Corte Costituzionale) “Gli agri marmiferi nel Comune di Carrara mantengono la loro condizione di beni del patrimonio indisponibile comunale”. Più chiaro di così? Quindi, getti la maschera il dirigente al marmo e cominci a fare gli interessi di tutti, dato che il regolamento proposto da Legambiente è di gran lunga migliore di quello attualmente in vigore (eredità nefasta dell’epoca Conti) e soprattutto, pur con qualche pecca, è “a norma di legge”.

 

Ultima modifica Martedì 23 Aprile 2013 17:33

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