Leggi qui il programma per Carrara 2017
Il programma del Movimento 5 Stelle di Carrara per le elezioni del 2017 è il frutto di un lungo percorso di analisi e di studio iniziato prima dell’estate del 2016.
Siamo partiti con la rilettura di tutti gli atti che abbiamo presentato in questi 5 anni di opposizione e subito dopo abbiamo avviato una fase di ascolto dei problemi dei cittadini.
Sono stati fatti incontri nelle piazze di tutti i quartieri e frazioni. Il primo è stato a Codena, i cui abitanti hanno lamentato in particolar modo il problema della discarica abusiva nel parcheggio del paese, siamo poi andati avanti per tutta l’estate 2016 con incontri a Gragnana, Fossone (in foto), Sorgnano, Bonascola, Torano, Battilana, Miseglia, Fontia… e così via in tutta la città.
Incontri semplici senza squilli di trombe, in piazza, su panchine o seggiole portate dalle case vicine, dove si è tornati a parlare di politica vera, di vita della città.
A questo tour è seguita una lunga fase di studio ed approfondimento. Si sono formati dei gruppi di lavoro per ogni argomento/capitolo del programma che hanno iniziato ad analizzare i problemi e capire quali soluzioni avessero davvero delle probabilità di essere realizzate, abbiamo cercato le possibilità di finanziamento per le varie soluzioni, scartando i castelli in aria di cui Carrara in questo momento ha davvero poco bisogno. A questi si sono affiancati poi altri gruppi di studio che hanno realizzato dei “focus” su specifici problemi, particolarmente qualificanti o sentiti dalla cittadinanza, come ad esempio il Politeama, il porto, eccetera.
Insomma, come si può capire, è stato lungo e faticoso, ma anche entusiasmante, perché lungo il percorso abbiamo incontrato molte persone di qualità, esperti di varie tematiche, concittadini (e non) che ci hanno aiutato ad approfondire i vari problemi. Molte di queste persone hanno poi continuato il cammino insieme a noi, formando il gruppo di persone che si presenta oggi alle elezioni e che va molto oltre i ventiquattro candidati.
Naturalmente avremmo potuto farlo in una settimana, usando parole dolci per scrivere le cose che la maggior parte dei cittadini di Carrara vuol sentirsi dire, ma abbiamo preferito la strada più lunga e difficile, quella della coerenza e della sincerità. Siamo convinti che alla fine questa scelta sarà capita e premiata da tutti voi.
Con queste premesse ci avviamo, tutti assieme, a scrivere una nuova pagina della millenaria storia della nostra città. Per rendere tutto questo possibile e per fare in modo che il futuro di Carrara emerga da queste pagine e inizi a diventare reale, adesso, manca solo un tuo segno.
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A quanti in questi giorni attaccano il nostro portavoce Matteo Martinelli con false illazioni vogliamo semplicemente rispondere che non abbiamo accettato la spartizione delle cariche che ci era stata proposta dai partiti dell'opposizione. Siamo contrari ad ogni logica di spartizione. Dopo le elezioni, sono state fatte 2 riunioni del Movimento 5 Stelle a proposito delle varie nomine, e come è prassi, il tutto è stato deciso dall'assemblea.
La decisione è stata quella di chiedere la carica di Vicepresidente del consiglio, non solo per venire puntualmente a conoscenza di tutti i documenti ufficiali in modo da diffonderli via web ed aprire le discussioni a tutti i cittadini sul proprio forum ma anche per esercitare una funzione politica fondamentale di controllo sulla tempestività ed opportunità degli OdG che via via saranno discussi dal consiglio comunale.
In questa assemblea successivamente è stato deciso il candidato alla Vice Presidenza, tra i 3 consiglieri del Movimento. I partiti della falsa opposizione partono da logiche di carriera politica e di ambizioni personali che ci sono del tutto estranee. Il mandato dei nostri consiglieri è vincolato alla costante verifica dei cittadini e degli attivisti del Movimento ed è sempre revocabile. E' quindi evidente che non ci interessano i "ruoli prestigiosi". I nostri consiglieri non sono "giovani rampanti" in ricerca di notorietà, visibilità e carriera politica.
Purtroppo la partitocrazia locale non ha compreso che Matteo e gli altri consiglieri non sono in cerca di carriere, né tanto meno intendono farsi cucire addosso abiti disegnati su misura da altri; il loro unico interesse è stato che il Consiglio Comunale rispettasse la volontà degli elettori e che la maggioranza, per rispetto alle istituzioni, non si arrogasse di decidere su un ruolo che, per la regola del buon senso, spetta all'opposizione.
La serenità di Matteo Martinelli, immediatamente riconosciuta e apprezzata pubblicamente dal Presidente del Consiglio Comunale, con cui ha accettato la scelta di procedere alla terza votazione, non può che avvalorarne lo spessore come persona, come cittadino. Ha subito dimostrato di non essere un politichetto a caccia di poltrone.
Ricordiamo infatti che al termine della seconda votazione, la Presidenza ha preferito non applicare l’articolo dello Statuto comunale che prevede, in caso di pareggio, che la Vice presidenza sia attribuita al consigliere che ha ottenuto la maggiore "cifra elettorale individuale" alle elezioni.
A noi sembra molto chiara la ratio dello Statuto, premiare il candidato che aveva ricevuto il consenso maggiore alle elezioni, cioè Matteo Martinelli. Per rispetto delle istituzioni democratiche Matteo ha messo a verbale il proprio dissenso, accettando la decisione di procedere a una nuova votazione.
Come sia finita la terza votazione, con il centro sinistra che vota a favore del candidato di Berlusconi, oramai è storia. Non è stato un bel inizio per il Consiglio Comunale di Carrara vedere la maggioranza di centro sinistra che interviene in sostegno del consigliere PDL e riesce così a fargli ottenere una carica che senza questo "aiutino" non avrebbe mai potuto prendere. E' stata, in termini sportivi, una "invasione di campo": infatti per prassi questa scelta – essendo di garanzia per l’opposizione – viene lasciata all’opposizione.
Infine, a quanti ci hanno accusato di non essere intervenuti sul tema della validità delle elezioni e ai giornalisti che gli danno credito vogliamo suggerire di prestare maggiore attenzione alla seduta del Consiglio, se erano presenti, oppure di informarsi meglio, se parlano per sentito dire, in quanto il Movimento, solo il Movimento, ha sottolineato la presenza di ombre che gravano sulle recenti elezioni e ha invitato l’amministrazione a fare luce sulle irregolarità diffuse emerse dagli scrutini in tutte le sedi istituzionali; abbiamo inoltre condannato il comportamento becero tenuto da candidati che hanno abusato di spazi elettorali, invaso la città con manifesti abusivi, utilizzato a fini personali associazioni di volontariato e mezzi di servizi pubblici essenziali.
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Questo programma nasce da un percorso formativo e di scambio culturale che abbiamo intrapreso tempo fa, attraverso un confronto con le associazioni attive sul territorio, con la cittadinanza, e attraverso una serie di incontri ed assemblee, intitolati " la parola ai cittadini" che abbiamo realizzato nella maggior parte dei quartieri del comune, dai paesi a Monte al Mare, dove le proposte più votate sono state inserite in questo programma. La lista civica nasce dal bisogno di comuni cittadini di impegnarsi in prima persona per il bene della collettività entrando direttamente all'interno delle istituzioni. Grazie alla rete del blog nazionale beppegrillo.it ed alla rete locale dei Meetup, fin dal 2006 siamo attivi sul territorio per proporre soluzioni ai problemi della città facendo anche iniziative ed informazione di carattere nazionale;
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(Clicca sull'argomento per aprire la specifica discussione sul meetup)
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La connettività è uno dei beni fondamentali nella società moderna. Riteniamo che sia un dovere del Comune di Carrara Incentivare la possibilità per i cittadini di accedere alla rete.
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La democrazia basata sulla delega in bianco ai politici è imperfetta in quanto concentra troppo potere decisionale nelle mani di poche persone. Il MoVimento 5 Stelle si propone di introdurre, anche attraverso la modifica dello Statuto Comunale, strumenti di democrazia diretta che riportano nelle mani dei cittadini il potere di prendere direttamente alcune decisioni e di avere strumenti di controllo sull'operato degli amministratori.
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E poi grazie agli impegni sottoscritti i nostri eletti (e solo i nostri) dopo un massimo di due mandati torneranno a tempo pieno ad occuparsi delle loro attività!
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Quando il controllo si rompe
Capita nel corso della storia, che l’uniformità del controllo dell’informazione che da sempre hanno praticato i pochi contro i molti, sia attraversata da delle linee di frattura. In prossimità di queste linee i poteri che governano i mondi traballano e talvolta cadono. Queste linee si manifestano quando l’avvento di una nuova “tecnologia” cambia il mezzo con cui si trasmette l’informazione riuscendo a liberarla, magari anche solo per un breve istante. Pensate alla radio o pensate alla “tecnologia” della Leggi Scritte contro le leggi tramandate a voce. Pensate agli effetti che ha avuto l’invenzione della stampa a caratteri mobili, grazie alla quale si sono potute diffondere le idee di un certo Lutero, arrivando così a spaccare in due il potere che aveva governato il mondo nei precedenti mille anni.
Certamente, poi , accade che il potere si adegua, la Chiesa del 1500 impose un rigido controllo su quello che poteva essere stampato (e se ne accorge ancora un secolo dopo Galileo), oppure si afferma un potere nuovo in contrapposizione a quello vecchio e ci troviamo re e imperatori contro il potere dei Papi. Certamente capita anche che gli umili, che per un attimo si illudono di potersi liberare, si trovino presi in mezzo e finiscano schiacciati tra i poteri, ma in quell’ attimo accendono una luce che non smetterà mai di brillare.
In quel breve lasso di tempo che intercorre tra l’avvento di un nuovo mezzo per veicolare informazioni e il suo completo assoggettamento al potere (di nuova costituzione o vecchio che sia), le idee possono uscire allo scoperto e circolare liberamente. Una volta che divengono di patrimonio comune diventa molto difficile cancellarle e tornare indietro. Al cospetto della storia queste discontinuità di controllo sono solo attimi fuggenti durante i quali, però, l’umanità ha uno scatto, si compie un balzo avanti in tema di diritti, di organizzazione sociale, di idee, di conoscenza e soprattutto di consapevolezza.
La rete può rappresentare il più formidabile dei veicoli di informazione, ma può anche trasformarsi in un mezzo di controllo senza precedenti. La vicenda di Assange può rappresentare uno spartiacque, al di là dei meriti o delle colpe dell’individuo, se oggi wikileaks cade andremo velocemente verso la fine della libertà della rete. Viceversa se l’opinione pubblica mondiale farà tuonare la sua voce in difesa della rete, potranno nascere altre wikileaks e magari potremmo approdare a leggi che sanciscano una volta per tutte la completa e assoluta libertà di informazione, così come è accaduto in Islanda, proprio su proposta di una neo parlamentare che, guarda caso, è una delle responsabili di wikileaks in europa.
Queste linee di frattura sono eventi rari, periodi di fermento, che pochissimi hanno avuto l’occasione di vivere. Noi ci troviamo a vivere in una di queste linee di frattura, forse una delle più importanti di sempre ed anche se non lo abbiamo scelto noi, tocca a noi adesso decidere se vogliamo stare a guardare oppure far sentire la nostra voce, attivarsi, in difesa della libertà della rete. Decidi tu.
Disastro Cermec: e ora.. chi paga?
In questi giorni si sta lentamente scoprendo il velo che copriva la fallimentare gestione del Cermec e della controllata ErreErre, con la gentile collaborazione di Delca Spa, socio privato scelto per la costruzione dell’impianto di bricchettaggio costato una dozzina di milioni di euro e che da mesi è nel limbo.
Dai giornali locali infatti apprendiamo le prime osservazioni dei professionisti incaricati di verificare la situazione economico finanziaria delle due società controllate dai Comuni di Massa e di Carrara.
Queste osservazioni evidenzierebbero la gravità dello squilibrio finanziario delle due partecipate pubbliche (che novità!!) e soprattutto che sarebbero state commesse gravissime irregolarità nella gestione amministrativa. In particolare, emergono due aspetti a dir poco inquietanti.
Il primo concerne il fatto che Cermec avrebbe contabilizzato fatture passive per prestazioni di servizi mai effettuate da Delca Spa. Delca Spa avrebbe poi ceduto questi crediti alle banche con il risultato finale che Cermec oggi è debitore verso gli istituti di credito per fatture per servizi che Delca Spa non ha mai effettuato.
Il secondo emerge in seguito alla decisione di capitalizzare i costi di bonifica del terreno.
Tali costi fin dall’anno 2000 sono stati imputati al patrimonio della società anziché concorrere al conto economico dell’esercizio con l’evidente risultato di contenere le perdite o addirittura produrre utili (sui quali si pagano le tasse) e contemporaneamente patrimonializzare la società.
Ma siamo sicuri che il valore corrente del terreno sia oltre dieci milioni di euro?
Non lo siamo, infatti sarebbe emersa la necessità di procedere con una perizia di stima del terreno che dovrebbe essere affidata ad un tecnico estraneo alla politica.
La situazione quindi sarebbe tutt’altro che rosea, ma quello che ci preme è come l’amministrazione intende affrontare il problema oltre che ovviamente chiederci che cosa hanno fatto e cosa faranno gli assessori al bilancio per verificare lo stato di salute delle partecipate del Comune.
In sostanza, si è scoperto un buco finanziario notevole e non possiamo pensare che anche questa volta pantalone sia chiamato a mettere un pezza.
Se i Comuni hanno scelto di gestire i rifiuti attraverso delle società di capitali se ne assumano la responsabilità sino e in fondo e si vada verso la soluzione che la legge riserva alle imprese commerciali in stato di insolvenza: la procedura fallimentare.
Il ricorso al tribunale sembrerebbe ad oggi l’unica soluzione per accertare la correttezza della condotta degli attori protagonisti di questo disastro ed eventualmente costringerli a risarcire i danni causati alla collettività. Non vogliamo fare torto a nessuno, i creditori ed in particolare le banche, che avrebbero solertemente accettato i debiti del Cermec Spa, hanno in mano un terreno che vale milioni su cui soddisfarsi...
Viceversa il ricorso a piani di salvataggio comporterebbe necessariamente la ricapitalizzazione della società e un aumento delle tariffe, tutto questo a spese dei cittadini.
Moratoria subito!
Stop alla privatizzazione di GAIA fino al Referendum!
Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese hanno firmato i tre quesiti referendari per la ripubblicizzazione dell'acqua.
Anche nella nostra provincia oltre 4000 cittadini hanno apposto la loro firma per una battaglia di civiltà, per la tutela e l'accesso universale ad un bene comune, contro ogni forma di privatizzazione e consegna al mercato di un bene essenziale alla vita.
Per questo, per non tradire la fiducia e le aspettative della popolazione, chiediamo al Governo Italiano la MORATORIA: un provvedimento di legge immediato che posticipi le scadenze previste dalla “legge Ronchi”, di tutte le norme che vanno verso la privatizzazione dei servizi idrici e di quelle che prevedono l'abolizione degli ATO.
Chiediamo, ai Sindaci Pucci e Zubbani e a tutti gli altri sindaci della Provincia, di ascoltare il Popolo dell'Acqua e di bloccare il percorso di privatizzazione di GAIA attualmente in corso.
Evento promosso dal Comitato Promotore Referendum Acqua Pubblica Massa Carrara
4 Dicembre 2010: Giornata di Mobilitazione Nazionale per l'Acqua Pubblica
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua www.acquabenecomune.org
PARTECIPA AL FLASH MOB il 4 Dicembre a Massa
Istruzioni:
- ore :15:00 (((Passeggiata in Via Dante)))
consegna materiale con istruzioni agli angoli della strada
- ore 15:30 Flash Mob (((Fischio )))
alzare il volantino con la facciata color BLU rivolta verso il duomo e con molta calma avvicinarsi alla scalinata e cercare di unire i volantini
- ore 15:35 (((Fischio))) fine flash mob
Voragine in via Covetta
Una vera e propria voragine si è aperta intorno alle 14,30 di ieri, nella carreggiata lato mare di via Covetta, nel tratto fra il campo sportivo e il distributore.
Sembra che oltre alle responsabilità dei ritardi nella manutenzione della rete fognaria, ci sia una carenza di monitoraggio dell'amministrazione comunale, sembra che sia stata affrontata con superficialità la problematica della rete fognaria. Così via Covetta sarà chiusa in parte, e anche via dei Corsi è chiusa per lavori.
Intanto i cittadini si chiedono se le voragini interesseranno l'intero territorio e se oltre alle buche sulla strada ci troveremo con le pezze al sedere.
La mancanza di manutenzione dei fiumi , del sottobosco, il consumo del territorio, la mancata manutenzione della rete fognaria può solo creare il dissesto idrogeologico. Aziende partecipate con milioni di euro di debiti, mancanza di soldi per i servizi essenziali e per gli interventi di manutenzione.
E se fosse passata una ragazzina con la bicicletta, nel momento della voragine ?
Da oggi oltre a schivare camion occhio a dove mettete i piedi!
Oggi anche Carrara ha un luogo per costruire un MoVimento 5 Stelle, espressione locale del MoVimento 5 Stelle Nazionale lanciato da Beppe Grillo e proseguimento del lavoro del MeetUp Carrara, gruppo nato spontaneamente sul territorio come bacheca di semplice raccolta del malcontento per la cattiva gestione della cosa pubblica e diventato, con il tempo, centro di studio, analisi di documenti scientifici, e di elaborazione e divulgazione di proposte concrete alternative. Proprio queste proposte alternative venute da persone comuni, da cittadini attivi per cambiare lo status quo, sono alla base del programma politico del MoVimento 5 Stelle Carrara.
Di fronte ad un'intera classe politica sempre più autoreferenziale, sempre più casta, impegnata ad occupare poltrone e distante dai problemi reali delle persone comuni, è necessaria una presa di coscienza e di posizione chiara. E' necessario che la cittadinanza si riavvicini alla politica per controllarla e si proponga per amministrarla direttamente con nuove forme di partecipazione rese possibili dalla rete, quello strumento di democrazia tanto formidabile quanto temuto dalla casta.
Ognuno conta Uno.
Grazie all'impegno di tutti si persegue il bene della collettività. Tutti ci ritroviamo uniti nella convinzione che non vi sarà cambiamento se ciascuno non prenderà l'azione politica nelle sue mani, e allora partiamo dal Comune di Carrara:
i Comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi. Possono avvelenarci con un inceneritore o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla sotto il loro controllo. Dai Comuni si deve ripartire a fare politica.
Se credi nell'azione all'interno delle istituzioni, in prima persona, senza rappresentanti, partecipa al Movimento 5 Stelle Carrara.
Il MoVimento 5 Stelle non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.
Partecipa inviando un articolo su un tema che ti sta a cuore, commenta gli articoli, partecipa ai volantinaggi, agli incontri settimanali del Meetup, diffondi il programma nazionale e le tematiche del movimento, contribuisci a creare il programma politico locale, c’è bisogno di te.
Attivàti!