Carrara 5 Stelle

MOZIONE

Data: 28/10/2016


IL CONSIGLIO COMUNALE DI CARRARA

PREMESSO CHE

- la legge regionale 35/2015 disponeva, all’art. 32 comma 2, quest’ultimo dichiarato incostituzionale dalla Suprema Corte, che il Comune di Carrara effettuasse la ricognizione dei cosiddetti “beni estimati” entro il 31/10/2016;

- in data 24/10/2016, in sede di Commissione Marmo il dirigente del settore affermava che tale ricognizione è completata per la parte relativa alle cave in attività;

 

DATO CHE

- La Suprema Corte, nella sentenza n. 228 pubblicata in data 24/10/2016, afferma, testualmente: “Il Comune distinse le cave in tre diverse tipologie – cave in concessione, concordate e contestate – ma non si attivò presso i possessori affinché chiedessero il rilascio delle concessioni, né avviò le procedure per regolarizzare i mappali contestati.”;

- E ancora: “Le vicende successive all’editto del 1751, dunque, sono segnate da una sequenza di plurisecolari inefficienze dell’amministrazione, che hanno impedito le verifiche e gli accertamenti necessari a porre ordine alla materia.”;

- E, se non fosse ancora abbastanza: “E’ un fatto che il Comune di Carrara non ha mai incluso i beni estimati tra quelli appartenenti al proprio patrimonio indisponibile; e che, quando, nel 1994, ha adottato il suo primo regolamento che, ai sensi della legge mineraria del 1927, poneva fine alla vigente legislazione estense, quei beni non sono stati trattati.”;

 

CONSIDERATO CHE

- Vista la denuncia al Consiglio Comunale dei revisori contabili che hanno rilevato superficialità e inefficienza da parte dell’amministrazione comunale nella riscossione dei proventi derivanti dal settore lapideo;

- in data 2/2/2009 il qui presente sindaco Zubbani Angelo sottoscriveva, con l’Associazione degli Industriali di Massa Carrara, la Confartigianato di Massa Carrara, la CNA di Massa Carrara, l’API di Massa Carrara e la Lega delle Cooperative di Massa Carrara, un “PROTOCOLLO D’INTESA” in cui si “conviene e si stipula quanto segue quale parte integrante del richiamato accordo del 28 febbraio 2008” omissis “Le parti danno anche atto che, trattandosi di concessione di agri marmiferi comunali, il relativo atto non riguarda i cosiddetti beni estimati, per i quali rinviano a quanto integralmente riportato nel punto 3 dell’Accordo sulla Determinazione degli Oneri che gravano sul settore Marmo del Comune di Carrara

– Integrazioni – stipulato in data 25 Novembre 2004.”;

- Con delibera n. 45 del 2012 il qui presente sindaco Zubbani Angelo giurava, di fronte a questo consesso, così come avvenuto per la precedente consigliatura (n. 45/2007), “di osservare lealmente la Costituzione Italiana”;

- Pertanto gli amministratori che si sono succeduti alla sindaca Fazzi Contigli, secondo noi, potrebbero rientrare in una delle seguenti categorie, per dirla con una celebre frase del governatore della Toscana: «Ladri, incompetenti o complici» e pertanto è meglio che se ne vadano a casa il prima possibile;

 

CONSIDERATO INOLTRE CHE

- Sono attualmente pendenti presso il tribunale di Massa numerosi ricorsi in materia di proprietà degli agri marmiferi;

- E’ ovvio prevedere che, a seguito della citata sentenza della Consulta, i ricorsi aumenteranno esponenzialmente nei prossimi mesi;

 

TUTTO QUANTO SOPRA ESPOSTO

IMPEGNA IL SINDACO

- A far completare la ricognizione anche per le cave inattive;

- A rendere di dominio pubblico, attraverso la sezione “Trasparenza” del sito istituzionale comunale, i risultati di tale ricognizione

 


Votazione

Presenti n. 19 Votanti n. 19

Voti Favorevoli n. 6 (Martinelli, Bonni, De Pasquale, Bienaimè, Menconi e Scattina)

Voti Contrari n. 13 (Ragoni, Poletti, Crudeli, Boni, Corsi, Bottici, Buselli, Iardella, Conserva, Tonarelli, Bergitto, Isoppi e Giromella)

Astenuti n. 0

 

 

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