Martedì 10 Aprile 2012 11:06
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Programma - Marmo e Apuane

05 Aprile 2012 Conferenza Stampa sul Programma per Carrara: Marmo e Apuane

 

Crediamo che il nostro programma sia il primo vero piano economico riguardante le Alpi Apuane, non esclusivamente legato allo sfruttamento dell'attività estrattiva. Da sempre, ma ancor più negli ultimi decenni, il marmo è stata una risorsa per pochi ed un problema per tutta la collettività. Per anni abbiamo sopportato le numerose esternalità negative dell'industria estrattiva, dal disagio del traffico dei camion al dramma dell'inquinamento dell'aria, fino ad arrivare ad una situazione di bilancio comunale disastrosa dovuta in gran parte all'esborso necessario alla costruzione della ''Strada Dei Marmi''. Industria che purtroppo si caratterizza anche per un continuo calo occupazionale.
Le nostre montagne non sono infinite, non si stanno ''coltivando gli agri marmiferi'' ma si sta portando avanti un processo industriale destinato ad esaurirsi.
Noi vogliamo che il marmo torni ad essere al più presto una risorsa economica per la comunità che ne sopporta gli oneri e che diventi un volano per innescare progetti economici legati al turismo, alla cultura, all'agricoltura e all'allevamento nel rispetto dell'ecosistema apuano.

 



  • Durata delle concessioni a 15 anni senza rinnovo automatico.

  • Rilascio di concessione mediante punteggio con analisi del progetto industriale che favorisca le ricadute occupazionali e di indotto sul territorio.

  • Rilascio di concessioni solo alle cave con alta produzione di blocco e bassa percentuale di scaglie.

  • Graduale chiusura delle attività di cava particolarmente distruttive, inquinanti e poco remunerative per le casse comunali come quelle che prevalentemente riforniscono il mercato del carbonato di calcio o di quei marmi poco pregiati.

  • Concessione vincolata al progetto di ripristino della cava a fine attività e fidejussione a garanzia dell'attuazione del progetto.

  • Regole precise sull'escavazione per quanto riguarda gli spazi, gli orari di lavoro, l'inquinamento ed il rapporto tra materia prima e scarti di lavorazione.

  • Tariffazione progressiva in percentuale basata sul valore di mercato comprendente la legge sugli agri marmiferi e l'addizionale regionale, fino ad un massimo del 10% del valore di mercato, al fine di aumentare il gettito dagli attuali circa 15 milioni di euro ai possibili 35/40 milioni di euro all'anno.

  • Istituzione della polizia mineraria.

  • Smaltimento obbligatorio delle terre di cava secondo normativa, con controlli semestrali dei dati di smaltimento e dei ravaneti con richiamo e multa alla prima infrazione e decadenza e rimessa a bando della concessione alla seconda infrazione.

  • Ripristinare o valorizzare le cave dismesse e le strade distrutte dal passaggio dei camion.

  • Disincentivare le esportazioni di blocchi di marmo interi.

  • Creazione di un marchio registrato che caratterizzerà e certificherà solo il materiale estratto e lavorato a Carrara.

  • Rilancio della Scuola del marmo e dell' Accademia delle belle Arti.

  • Creazione di un distaccamento della facoltà di Architettura, che abbia la finalità di preparare professionisti nel campo dell'edilizia che possano incrementare l'uso del materiale lapideo.

  • Agevolazioni e semplificazioni per la creazione di botteghe e laboratori artistici.

  • Riqualificazione e ristrutturazione delle infrastrutture esistenti e degli scavi in galleria per creare ambienti unici al mondo per il turismo.

  • Azioni di recupero dei canoni non pagati.

  • Obbligo di utilizzo del marmo di Carrara per i lavori pubblici locali.

 

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