Carrara 5 Stelle

Mercoledì 26 Ottobre 2011 21:31
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Discariche abusive o isole ecologiche "alla carrarina"?

Discariche abusive o isole ecologiche "alla carrarina"?

 

Anche a Carrara come nel resto della penisola italiana, è andata perduta l'abitudine di chiamare le cose con il proprio nome. Come per gli inceneritori dei rifiuti, che qualcuno ha avuto la brillante idea di rinominare "termovalorizzatori" poichè producono energia ma che pur sempre producono nano particelle dannose per la salute, i cittadini carraresi possono vantarsi di avere per le proprie strade delle vere e proprie discariche abusive rinominate "isole ecologiche".

 

 

 

Camminando per svariate località del comune di Carrara, possiamo trovare svariati beni di uso domestico di media e grande entità, abbandonati al di fuori dei cassonetti gestiti dalla società pubblica AMIA. Possiamo trovare lavatrici, divani, sedie, porte, finestre, televisori. La cosa va avanti puntalmente ogni giorno. Tutte le mattine ci si può accorgere di oggetti che sono stati lasciati a fianco dei cassonetti durante la notte. E' evidente che certe zone sono state prese di mira da qualcuno. Le domande nascono spontanee: perchè creare discariche abusive quando AMIA offre, ai privati, un servizio gratuito di smaltimento dei rifiuti a domicilio? Potrebbero essere ditte, o persone che agiscono a scopo di lucro svuotando le cantine altrui, che dovendo pagare per smaltire rifiuti, preferiscono abbandonarli per le strade? Ci sarà dietro un giro malavitoso di smaltimento dei rifiuti? Ipotesi peggiori a parte, possiamo dire che a Carrara non abbiamo ancora una cultura ecologica del rifiuto.

 

Più di 50 comuni italiani hanno adottato la "strategia rifiuti zero": non più cassonetti per le strade che incentivano le discariche abusive, ma raccolta differenziata porta a porta. Non più incenerimento dei rifiuti, ma riutilizzo dei beni e massimo impegno nel riciclo dei materiali. Possiamo dire che il comune di Carrara rispetto a queste realtà è indietro anni luce gravando sulle tasche dei cittadini che sono soggetti alla eco-tassa imposta dall'Unione Europea, la quale multa i comuni che non raggiungono il 65% di raccolta differenziata, cosa impossibile per come vengono gestiti i rifiuti a Carrara. E' da ricordare che il moVimento 5 stelle già nel 2007 portò in commissione ambiente il progetto della "Strategia rifiuti zero" e che solo ad oggi (quasi 2012) l'amministrazione ha deciso di discutere in consiglio comunale, facendo promesse per allargare il servizio porta a porta, oltre che a Marina di Carrara, anche verso il centro.

Verrà adottata una strategia rifiuti zero "alla carrarina" proprio come per le attuali "discariche ecologiche"?

 

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