Carrara 5 Stelle

Lunedì 31 Ottobre 2011 17:10

Piccole (vs grandi) Opere

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I giorni che seguono una tragedia sono tutti dedicati al lutto e all'analisi di quanto accaduto. Come, perché e sopratutto a capire se si poteva evitare.
Noi non possiamo astenerci dal sollevare alcune piccole osservazioni mosse quali cittadini attenti e interessati al benessere, quanto al bene, pubblico e dalle quali scaturiscono serie domande.

 

 

E' un caso che dopo un anno dalla precedente alluvione in zona Lavacchio, dove persero la vita tre persone di cui un bambino piccolo, ancora nessun intervento di messa in sicurezza sia stato messo in atto, come reso noto proprio il 25 ottobre scorso? Oppure è una routine che rientra nel vasto panorama degli interventi preziosi per le persone per i quali non si trovano mai le risorse?

E' un caso che sia crollato un ponte appena ricostruito perché precedentemente crollato durante una alluvione? Oppure tra qualche tempo scopriremo che il nuovo ponte non era stato pensato e realizzato in maniera sensata per reggere in caso di nuove piogge altrettanto eccezionali?

E ancora... è un caso che le zone di Marina di Carrara che da anni subivano allagamenti puntuali in tutte le occasioni di pioggia insistente e nelle quali proprio questa estate è stata fatta manutenzione alle fognature, hanno retto a questa occasione di pioggia "eccezionale", senza - forse per la prima volta - subire allagamenti? Oppure semplicemente fare la minima manutenzione ad i sistemi esistenti atti appunto ad accogliere l'acqua piovana, "aiuta" ad evitare tragedie e danni immani?

L'elenco di queste domande può andare avanti ad oltranza e lasciamo alla fantasia del lettore la facoltà di aggiungere le proprie, provando però a trarre qualche conclusione.

Se tutte queste seconde ipotesi corrispondo al vero, possiamo tranquillamente dedurre come si tratti di un modus operandi generalizzato ben preciso, alla base delle continue stragi cui stiamo assistendo e forse anche alla base di questa economia italiana che anche osservata con occhio disattento, appare imputridita.

 

In Italia si investe nella TAV, nel ponte sullo stretto, nel traforo della tambura o nel MOSE, tutti progetti rinomati per la loro insensatezza, di cui sentiamo continuamente parlare (emorragie di liquidi verso grandi imprese e che probabilmente non vedranno mai la luce, ma che hanno il bel pregio di comportare grandi soldi in poche tasche), mentre si taglia sui fondi ai comuni - le comunità di cittadini - i quali strozzati e spesso strozzinati dai debiti, allargano le maglie della speculazione in ogni ambito per raccattare spiccioli. E le amministrazioni comunali popolate da vassalli ben istruiti, indovinate un po' in cosa investono appena possono? In grandi opere.

 

Ma restiamo a Carrara: come negare l'urgenza di rotonde sbilenche - quella della via dei marmi - tunnel, porti turistici, ampliamenti dei porti esistenti, water front (chi più ne ha...anche qui ne metta) e così via?
Le piccole opere invece, che chiameremmo di manutenzione e perfezionamento non trovano fondi, spazio, senso, con il loro brutto vizio di comportare pochi soldi per tante - e magari affamate - tasche.
In Italia e a Carrara lo sappiamo bene, si va avanti così...con la regola non scritta tale per cui e solo per fare un esempio, la meravigliosa strada che sale nel piccolo paradiso di Campocecina e inagibile perché distrutta dai camion della potentissima industria marmifera, viene chiusa ai cittadini e non mantenuta, mentre la strada dei marmi (utile sempre e solo alla suddetta), è a carico dei cittadini che manco la usano.

 

Non ci sono i soldi per questo, ma eccome se si trovano per quello. E la vita delle persone, in tutto questo territorio, continua a valere meno di niente.


PS segnaliamo la lettera che Mauro Galliano, Assessore Comune di Sant’Ambrogio di Torino ( valle di Susa) ha scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.


 

 

Mercoledì 26 Ottobre 2011 21:31

Discariche abusive o isole ecologiche "alla carrarina"?

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Discariche abusive o isole ecologiche "alla carrarina"?

 

Anche a Carrara come nel resto della penisola italiana, è andata perduta l'abitudine di chiamare le cose con il proprio nome. Come per gli inceneritori dei rifiuti, che qualcuno ha avuto la brillante idea di rinominare "termovalorizzatori" poichè producono energia ma che pur sempre producono nano particelle dannose per la salute, i cittadini carraresi possono vantarsi di avere per le proprie strade delle vere e proprie discariche abusive rinominate "isole ecologiche".

 

 

 

Camminando per svariate località del comune di Carrara, possiamo trovare svariati beni di uso domestico di media e grande entità, abbandonati al di fuori dei cassonetti gestiti dalla società pubblica AMIA. Possiamo trovare lavatrici, divani, sedie, porte, finestre, televisori. La cosa va avanti puntalmente ogni giorno. Tutte le mattine ci si può accorgere di oggetti che sono stati lasciati a fianco dei cassonetti durante la notte. E' evidente che certe zone sono state prese di mira da qualcuno. Le domande nascono spontanee: perchè creare discariche abusive quando AMIA offre, ai privati, un servizio gratuito di smaltimento dei rifiuti a domicilio? Potrebbero essere ditte, o persone che agiscono a scopo di lucro svuotando le cantine altrui, che dovendo pagare per smaltire rifiuti, preferiscono abbandonarli per le strade? Ci sarà dietro un giro malavitoso di smaltimento dei rifiuti? Ipotesi peggiori a parte, possiamo dire che a Carrara non abbiamo ancora una cultura ecologica del rifiuto.

 

Più di 50 comuni italiani hanno adottato la "strategia rifiuti zero": non più cassonetti per le strade che incentivano le discariche abusive, ma raccolta differenziata porta a porta. Non più incenerimento dei rifiuti, ma riutilizzo dei beni e massimo impegno nel riciclo dei materiali. Possiamo dire che il comune di Carrara rispetto a queste realtà è indietro anni luce gravando sulle tasche dei cittadini che sono soggetti alla eco-tassa imposta dall'Unione Europea, la quale multa i comuni che non raggiungono il 65% di raccolta differenziata, cosa impossibile per come vengono gestiti i rifiuti a Carrara. E' da ricordare che il moVimento 5 stelle già nel 2007 portò in commissione ambiente il progetto della "Strategia rifiuti zero" e che solo ad oggi (quasi 2012) l'amministrazione ha deciso di discutere in consiglio comunale, facendo promesse per allargare il servizio porta a porta, oltre che a Marina di Carrara, anche verso il centro.

Verrà adottata una strategia rifiuti zero "alla carrarina" proprio come per le attuali "discariche ecologiche"?

 

Sabato 22 Ottobre 2011 08:46

Informazioni sul patrocinio a "MONDO CACCIA"

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente lettera aperta rivolta alla amministrazione comunale di Carrara del gruppo Carrara Aspecista:

 

Informazioni sul patrocinio del Comune di CARRARA all'evento "MONDO CACCIA EXPO".

 

 

Gentili Signori,

 

In merito all'imminente evento fieristico "MONDO CACCIA" che si terrà a Marina di Carrara a fine novembre ed al quale il Comune di Carrara, la Provincia di Massa Carrara e la Regione Toscana hanno concesso il loro patrocinio, noi cittadini intendiamo porre alcune domande:

 

1. con quale criterio è stato deciso di legare il prestigioso nome della nostra città ad un simile contesto?

 

2. quali e quante risorse economiche sono state destinate ed usate per tale occasione?

 

In attesa di una Vostra solerte risposta che inoltreremo a tutti i nostri simpatizzanti, porgiamo i nostri cordiali saluti.

 

Carrara Aspecista.

 

Martedì 27 Settembre 2011 18:30

da SOS Carrara: Stesso problema soluzioni diverse

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato del comitato SOS Carrara:

 

Stesso problema soluzioni diverse.


È di questi giorni l’ordinanza del sindaco di Fosdinovo (Massimo Dadà) che vieta il transito dei camion del marmo che provengono dalle cave del Sagro, cave di proprietà del Comune di Fivizzano, sulla provinciale 72 nei centri abitati di Fosdinovo, Tendola e Caniparola.

 

 

La motivazione è la pubblica incolumità e la sicurezza urbana nei centri abitati, ma anche il fatto che ‘non è possibile che la collettività paghi un prezzo così alto, sia in termini di sicurezza che di risorse economiche perché quando si dovranno risistemare le strade dissestate dal passaggio continuo dei mezzi pesanti, occorreranno centinaia di migliaia di euro’. Attenzione, si parla di un problema causato dal transito di una settantina di camion giornalieri, cifra di gran lunga assai inferiore a quella dei camion che scorrazzano per il centro urbano della nostra città!

 

Ci torna in mente la puntata della trasmissione televisiva ‘Report’, in cui si evidenziava come a Reggio Emilia, per aprire una cava di rena, la pubblica amministrazione poneva come vincolo la manutenzione della strada a carico del concessionario di cava: un altro mondo al di là dell’Appennino!

 

Ma torniamo a Fosdinovo. Prima di arrivare sulla provinciale 72 gli stessi camion del marmo che passano sul territorio comunale di Fosdinovo, transitano sulla strada comunale di Campocecina, strada di proprietà del comune di Carrara. Entra così in ballo un altro sindaco, tal Angelo Zubbani, che, a quanto pare, non la pensa come il suo omologo lunigianese: la strada di Campocecina è anche lei disastrata dai camion del marmo e quindi cos’ha fatto il nostro sindaco qualche giorno fa?

 

Ha vietato su quella stessa strada il transito alle moto e alle biciclette, e non ai camion!!!

Pazzesco!

 

Carrara, 26/09/2011                             COMITATO S.O.S. CARRARA

 

Domenica 18 Settembre 2011 22:17

Giornalino a 5 stelle: scarica e diffondi il numero 1!

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E' arrivato il numero 1 del giornalino di carrara5stelle.it!

 

Il giornalino è una newsletter contenente una selezione dei post pubblicati sul blog di carrara5stelle.it, con l'aggiunta di uno o due articoli pubblicati da blog ad ambito nazionale o lettere di comitati locali e ritenuti di particolare interesse per la nostra comunità. Se avete scritto o volete scrivere un articolo o inviarci una lettera su un tema che vi sta a cuore vi invitiamo a contattarci, così come se volete segnalarci un post su un blog esterno che ritenete possa essere interessante da aggiungere alla prossima della newsletter.

 

 

 

Siamo convinti che, per informarci sui fatti che ci circondano, avere a disposizione internet, sia di grande aiuto se non adirittura indispensabile. L'idea che sta dietro al giornalino è quella di voler portare, nel nostro piccolo, fuori dalla rete un po di questa informazione, in modo che anche chi non usa internet possa, sia pur in minima parte, accedervi. Questi file sono fatti per poter essere stampati (la versione A4 anche su una piccola stampante) a colori o in bianco e nero, consigliamo se possibile di stampare in fronte/retro e di usare carta riciclata. E' possibile scaricarlo e stamparlo per lasciarne una copia al bar, o farla leggere ad un amico o parente. La raccomandazione è di non gettarlo quando avete finito di leggerlo, ma di passarlo a qualcun altro.

 

 

Se hai un bar o un locale aperto al pubblico e vuoi tenere un paio di copie del giornalino per i tuoi clienti,  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Te le faremo avere gratuitamente in formato A3 ripiegato, stampato tipograficamente a colori.


 

Scarica e diffondi il Numero 1 in formato A4, file PDF (365kb)

 

Giovedì 15 Settembre 2011 18:59

Il gruppo di Carrara al COZZA-DAY a Roma

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Si è svolto sabato 10 settembre 2011 a Roma, il Cozza day di Beppe Grillo per il quale sono partiti in circa una cinquantina da Carrara.

 

 

Il gruppo di persone che ha aderito al pullman organizzato dai membri del MoVimento 5 Stelle di Carrara ha raggiunto il primo ritrovo davanti al Colosseo dove è stato eseguito il primo Flash mob nel quale il gruppo si è disposto a formare una "V", simbolo del Vaffanculo day, manifestazione che si è svolta 4 anni fa dove sono state raccolte 350.000 firme per la proposta di legge popolare parlamento pulito la quale con i suoi 3 punti fermi vuole eliminare i condannati dal parlamento, la politica di professione e ripristinare la preferenza del candidato nelle elezioni elettorali.

 

Eseguite foto e filmati il gruppo si è disposto in una lunga fila indiana dove ha raggiunto Circo Massimo dove era stato previsto il secondo Flash Mob. Qualche coro di protesta contro la casta politica e via verso piazza Navona dove Grillo e il suo staff avevano già allestito il presidio. Alle ore 15 la comparsa del comico Genovese sull'improvvisato palco dove ha raccomandato ai partecipanti di non recare intralcio al traffico nel portare la propria cozza in piazza Montecitorio. La cozza per i partecipanti all'evento simboleggia la casta politica italiana che ormai da decenni occupa, attaccata come cozze agli scogli, la sede del parlamento che ormai è diventata una piazza affari della politica.

 

 

 

Martedì 26 Luglio 2011 11:49

Guerra tra bande al Cermec

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Il Cermec, l’impianto di trattamento dei rifiuti di Massa – Carrara, sembra essere il terreno di scontro di una guerra tra bande.
Attorno al Cermec per vent’anni hanno mangiato tutti, maggioranze ed opposizioni in rispettive quote-parte. La greppia del Cermec ha sfamato a lungo i bulimici appetiti dei partiti ed in tempi di abbondanza, quando ciascuno aveva la sua fetta, la convivenza era serena. Adesso che da mangiare non c’è più nulla, visto che si sono divorati anche i piatti, il tavolino e persino il pavimento, ci si contende le briciole rimaste attorno al buco e soprattutto ci si azzuffa per evitare di restare con il cerino in mano.

Tranne rarissimi casi di circostanziate proteste, nessuno si è opposto al progetto di creare la Erre Erre da una costola del debito di Cermec. L’apertura di una nuova mangiatoia è stata salutata con brindisi bi-partizan. Li abbiamo visti votare all’unisono, soldatini di partiti di destra, di centro e di sinistra a ranghi compatti nei Consigli Comunali di Carrara e di Massa a dire SI all’impianto di bricchettaggio dei rifiuti. Li abbiamo sentiti con le nostre orecchie, i consiglieri benpensanti chiederci stupiti “ma cosa avete da protestare? Ma questi impianti di bricchettaggio non puzzano mica!” Li abbiamo sentiti con le nostre orecchie sindaci diversamente verdi, lanciarsi in un piccato amarcord  “non accetto lezioni di ambientalismo da voi: io ho fatto la battaglia della Farmoplant!”, chiuso in bellezza da un “…e comunque le bricchette non verranno bruciate nella nostra provincia”. Ambientalismo d’annata.

E poiché la partecipazione in politica è importante, pur di partecipare al banchetto evidentemente non hanno neppure perso troppo tempo a domandarsi chi era seduto al tavolo con loro, l’importante era partecipare. Partecipare e magari riuscire ad avere una posizione di vantaggio e se per averla occorre scegliere il socio privato di un affare da decine di milioni di euro con trattativa privata anziché con asta pubblica, poco male.

Gli stessi partiti, soldatino più soldatino meno, sono adesso in prima fila a piangere come prefiche ad un funerale siciliano, a battersi il petto e chiedere a gran voce che sia fatta chiarezza ed a rassicurare sulla mancanza di pericoli per l’ambiente! Peccato che ormai non sono più credibili.  Adesso tra i cittadini iniziano a circolare domande tipo “ma con che personaggi ci hanno messo in affari questi uomini di partito?”

Que se vayan todos! È stato il grido delle donne argentine all’indomani del crack del loro paese. Se ne devono andare via tutti, perché tutti sono responsabili, controllati e controllori, partiti di maggioranza e partiti all’opposizione, tutti hanno avuto il loro bravo tornaconto e nessuno si è opposto allo scempio dei beni della comunità, incluso quello della salute.

 

 

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